Consulente Tecnologico – Flavio Perrone

Main Menu

  • Blog

logo

Consulente Tecnologico – Flavio Perrone

  • Blog
Lifestyle
Home›Lifestyle›A che punto sono le proteste in Bielorussia

A che punto sono le proteste in Bielorussia

By webmaster
13/08/2020
98
0
Share:



Da Wired.it :

Il presidente Lukashenko ha definito i manifestanti “criminali” e reprime le proteste con la violenza. Si contano già oltre 6mila arresti e due morti. Le Nazioni Unite hanno denunciato violazioni dei diritti umani e maltrattamenti dei detenuti

(foto: Valery Sharifulin/Tass/Getty Images)

Vanno avanti dal 9 luglio le proteste in Bielorussia che stanno portando in piazza, soprattutto nella capitale Minsk, migliaia di manifestanti che denunciano brogli che sarebbero occorsi alle ultime elezioni – il presidente Aleksandr Lukashenko ha vinto, per la sesta volta consecutiva, con l’80% dei consensi – e chiedono il ripristino della vecchia costituzione e un nuovo appuntamento alle urne organizzato secondo principi più democratici. Nonostante le manifestazioni siano assolutamente pacifiche, Lukashenko sta puntando sulla forza per reprimere il dissenso manifestato dai cittadini: gli scontri con la polizia sono in aumento e in soli tre giorni ci sono stati circa 6mila arresti e due morti. Questi dati sono stati diffusi dal ministro dell’Interno bielorusso, che ha motivato anche le cause che hanno portato ai due decessi: nel primo caso un uomo è morto mentre stava cercando di lanciare un ordigno esplosivo alla polizia; nel secondo, invece, un 25enne avrebbe accusato un malore improvviso mentre si trovava in carcere per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. Quest’ultima spiegazione è stata prontamente smentita dalla madre della vittima che, invece, ha spiegato che il figlio è stato fermato dalle forze dell’ordine mentre stava raggiungendo casa della fidanzata.

La maggior parte degli arresti, come denunciato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet, sarebbe arbitraria e coinvolgerebbe anche numerosi minorenni. “C’è una chiara violazione degli standard internazionali dei diritti umani e ci arrivano numerose notizie di maltrattamenti durante e dopo la detenzione”, ha spiegato l’ex presidentessa del Cile. Chi prende tempo è invece l’Unione Europea che il 14 agosto dovrebbe riunire tutti i ministri degli Esteri e decidere se imporre o meno sanzioni.

La strategia del presidente Lukashenko

Il presidente bielorusso ha descritto, durante una riunione di gabinetto trasmessa dalle tv del paese, i manifestanti come “persone dal passato criminale e attualmente disoccupate”. Un messaggio ribadito anche sugli altri media controllati dal governo. Su internet invece prosperano canali di informazione antigovernativa, che ogni giorno hanno sempre più contatti. Lukashenko – anche per questo motivo – ha tuttavia deciso di impedire la navigazione online per tre giorni, ripristinandola solo nelle ultime ore. Le notizie arrivate all’esterno della Bielorussia e diffuse sui social network provengono da blogger o attivisti che sono riusciti a bypassare il blocco o utilizzare connessioni Vpn. Tra queste ci sono anche video di poliziotti che sparano ad altezza d’uomo con proiettili di plastica o quelli che ritraggono i manifestanti picchiati violentemente con i manganelli.

If you haven’t seen what’s happening in Belarus, look into it. This is Minsk tonight. The President/Dictator claims to have won 80% of the vote. Yet thousands and thousands are protesting, saying he stole the election. This is his response 👇🏻 pic.twitter.com/LHPL5lCdVw

— Joshua Potash (@JoshuaPotash) August 9, 2020

La leader dell’opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, è riuscita a scappare in Lituania, dopo essere stata arrestata e costretta a registrare un videomessaggio in cui chiede ai bielorussi di “obbedire alla legge” e di non partecipare più alle manifestazioni.

❗️Before she was forced by the authorities to leave to Lithuania last night, Svetlana Tikhanovskaya was made to record this Kadyrov-style apologizing video where she calls on people to accept the official results and to not protesting pic.twitter.com/W2saD3J11U

— Tadeusz Giczan (@TadeuszGiczan) August 11, 2020

Eppure le proteste non si fermano. Soprattutto a Minsk, come si diceva: qui il 12 agosto più di un centinaio di donne, vestite di bianco e con i fiori in mano, hanno creato una catena umana per protestare contro la violenza della polizia. Il corteo si è sciolto in poche ore, impedendo alle forze dell’ordine di intervenire.

People march across streets of #Minsk, some minutes are
vid @rianru pic.twitter.com/bnPfR61ljz

— Denis Kazakiewicz (@Den_2042) August 12, 2020

 

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]

Previous Article

SuperFin 10 nm e non solo

Next Article

Google sperimenta l’abbreviazione degli URL

0
Shares
  • 0
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Related articles More from author

  • Lifestyle

    -72% di incassi: il 2020 è stato l’anno nero del cinema (ma non delle registe)

    04/01/2021
    By webmaster
  • Lifestyle

    Ecco perché l’enorme zolla di pomice che si dirige verso l’Australia è una buona notizia

    29/08/2019
    By webmaster
  • Lifestyle

    Certo che un titolo come “Black Friday” è razzista

    05/12/2019
    By webmaster
  • Lifestyle

    Amazon sta usando profili fake per fare la guerra ai sindacati?

    07/04/2021
    By webmaster
  • Lifestyle

    La prima bici elettrica di Harley Davidson

    28/10/2020
    By webmaster
  • Lifestyle

    Coronavirus, è possibile reinfettarsi? – Wired

    19/07/2020
    By webmaster

  • Tech

    WordPress vs Apple: app sospesa e poi riammessa

  • Lifestyle

    I sondaggi in calo sono un’arma contro il negazionismo di Salvini

  • Lifestyle

    Padrenostro: il dramma spettrale di Noce sul mistero del rapporto padre-figlio