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giovedì, Mag 21

A un anno dalla fine di Game of Thrones ci sono 5 questioni ancora aperte



Da Wired.it :

Il 19 maggio 2019 andava in onda l’epilogo di una delle serie più appassionanti di sempre. Eppure, diverse domande restano senza risposta: che fine hanno fatto Drogon e Arya? Che cosa sapeva Bran? E quale futuro per Westeros?

Il 19 maggio 2019, arrivava a conclusione uno dei maggiori fenomeni televisivi degli ultimi decenni: la produzione di Hbo Game of Thrones, tratta dalla serie di romanzi di George R. R. Martin, ha ridefinito i canoni delle serie, alzando enormemente i budget impiegati per il piccolo schermo e attirando fan e hype in tutto il mondo. L’ultimo episodio, quello che pone fine all’ottava stagione, è riuscito in qualche modo a tirare le fila dell’intera saga, anche se non sono mancate numerose critiche sulla frettolosità con cui la narrazione è stata chiusa e anche sul destino amaro e forse ingiusto di molti personaggi. A un anno di distanza, il ricordo di quell’epilogo è piuttosto tiepido persino da parte degli appassionati più incalliti, eppure ci sono ancora delle domande che aleggiano e sulle quali abbiamo provato a fare alcune ipotesi, più o meno ardite.

1. Dov’è andato a finire Drogon?

Le scene clou del finale di Game of Thrones sono di sicuro quelle che riguardano la fine di Daenerys: ormai assetata di potere e vendetta, la Madre dei draghi venne uccisa dal suo nipote innamorato Jon Snow, sotto gli occhi attoniti dell’unico drago superstite, Drogon. Acciecata dal dolore, la creatura scioglie con le proprie fiamme il tanto agognato Trono di spade. Ma perché un gesto del genere? In molti hanno teorizzato che la sofferenza per la morte di Daenerys porti il suo amato drago a scagliarsi contro il Trono, metaforicamente il vero colpevole del destino sciagurato della donna che tanto aveva fatto per conquistarlo. Come si legge nello script dell’ultima puntata, d’altronde: “Chi sederà sul Trono di spade? Nessuno”. Dopodiché Drogon prende fra i propri artigli il cadavere della madre e vola via: dov’è andato? Al termine dell’episodio, Samwell Tarly dice che il suo ultimo avvistamento lo voleva diretto a est, quindi verso il continente di Essos, dove Daenerys può finalmente trovare la pace di cui non ha mai goduto in vita. Ma c’è anche chi azzarda un estremo tentativo di portarla a Volantis, presso il Tempio della luce, per farla resuscitare.

2. Quali mete esplorerà Arya?

Nel finale di Game of Thrones si stabilisce anche il destino di Arya Stark, la giovane guerriera che decide di non tornare a nord, bensì spingersi verso un punto cardinale non ancora esplorato: “Che cosa c’è a ovest di Westeros?”, si chiede prima di imbarcarsi su un veliero destinato a solcare mari mai varcati prima. Nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco si fa riferimento ad alcuni degli Uomini di ferro che avrebbero sfidato il Mare del tramonto e colonizzato alcune terre nell’occidente estremo, ma queste sono credenze ritenute infondate. In Fuoco e sangue, poi, Martin parla di una certa Elissa Farman, colei che – fra le altre cose –  aveva rubato le uova dei tre draghi Drogon, Rhaegal e Viserion; partita per il Mare del Tramonto e svanita nel nulla, anni dopo fu rivista da Corlys Velaryon a Asshai, dunque a Essos, alludendo al fatto che possa esserci arrivata navigando da ovest a est (anche il pianeta di Game of Thrones è rotondo). Che Arya possa compiere lo stesso tragitto?

3. Perché Jon Snow va oltre la Barriera?

A proposito di parabole esistenziali, sappiamo che quella di Jon Snow è piuttosto tetra: dopo aver perso l’amore della vita e sostanzialmente anche il Trono, si ritira a espirare le sue colpe presso la Barriera, tornando fra i Guardiani della notte. Anche se non è ben chiara la funzione di questo corpo militare dopo la scomparsa degli Estranei, Tyrion ha una spiegazione piuttosto poetica: “Il mondo avrà sempre bisogno di una casa per i bastardi e gli uomini spezzati”. Rimane, però, enigmatica la decisione di Jon, seguito dal metalupo Ghost, dai Bruti e dagli altri guardiani, di spingersi oltre la Barriera e dirigersi verso le terre selvagge. S’intravede anche un germoglio che farebbe pensare a una primavera che arriva fino a dove non si era mai spinta prima. Che Jon abbia percepito questo cambiamento e voglia segnare il confine ancora più in là? O semplicemente vuole vivere libero oltre ogni limitazione della civiltà? Così sembra pensarla il suo interprete, Kit Harington: “Invece di finire incatenato e mandato alla Barriera, è come se finalmente si fosse liberato. È una fine molto tenera”.

4. Bran sapeva già tutto?

In molti si sono stupiti su quello che poi si è rivelato essere l’effettivo nuovo re dei Sette (o meglio, Sei) regni: Bran Stark, divenuto anche nel corso delle stagioni il Corvo dai tre occhi. Proprio la facoltà di onniscienza ha lasciato interdetti molti appassionati della saga: se Bran era in grado di prevedere il futuro e addirittura di spostarsi in punti diversi della linea temporale (come dimostrato nella vicenda di Hodor), perché non ha previsto tutto ed evitato inutili carneficine? Inoltre, vien da pensare: non è che questa sua consapevolezza sia stata in qualche modo piegata alla volontà stessa di essere incoronato re? In effetti, nell’ultimo episodio Bran sembra dire chiaramente a Tyrion di essere giunto fino ad Approdo del re sapendo quale sarebbe stato il suo destino. Eppure, questo non l’ha spinto a fermare l’apocalissi abbattutasi sulla città. Anche in questo caso è l’attore che lo interpreta, Isaac Hempstead Wright, a cercare di fornire delle interpretazioni (o delle attenuanti): “Da quel che so Bran non può esattamente vedere il futuro, ha solo degli accenni. (…) È poi molto cauto su ciò che rivela alle persone, perché sa che il tempo deve scorrere in modo naturale”.

5. Che cosa ci sarà nel futuro di Westeros?

In generale, bisogna dire che l’ultimo episodio di Game of Thrones ha pacificato il destino di Westeros: sconfitti Estranei e Daenerys, sul trono è salito Bran che governa con qualche speranza di democratizzazione, mentre la sorella Sansa controlla in maniera indipendente Grande inverno; gli altri personaggi sono morti oppure si sono sistemati al fianco dei nuovi regnati o, ancora, hanno seguito percorsi solitari. Una nuova epoca di pace e prosperità sembra essere prevista per il continente, eppure sono molti gli appassionati che vorrebbero tornare subito a calcare queste terre avventurose. Mentre Martin ancora deve finire la controparte letteraria di questa stessa saga, Hbo lavora già da un paio d’anni a spin-off che saranno, però, con quasi tutta probabilità dei prequel: è il caso di Bloodmoon, che doveva parlare di un’epoca eroica collocata 10mila anni prima degli eventi che conosciamo, ma è stato abbandonato; House of the Dragon, che invece si farà, si concentrerà sulle origini dei Targaryen. Ma in un universo narrativo così ricco di intrecci e sorprese, nulla esclude che prossimamente potrebbero arrivare nuove storie proiettate nel futuro di Westeros.

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[Fonte Wired.it]