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venerdì, Gen 28

A2A, eolico e fotovoltaico spingono i piani al 2030



Da Wired.it :

A2A ha aggiornato il piano strategico decennale 2021-2030. La multiutility lombarda, basata tra Milano e Brescia, ha presentato il documento nella mattinata di venerdì. Le variazioni, ha spiegato l’amministratore delegato Renato Mazzoncini, ricalcano le previsioni sui trend dei prossimi decenni, secondo cui il futuro sarà basato su elettricità e molecola verde.

Gli ultimi dati parlano di 6,862 miliardi di euro di ricavi con un risultato di esercizio di 364 milioni. Assorbito l’impatto di Covid-19, aumentano gli investimenti, che passano dai sedici miliardi di euro previsti l’anno scorso a diciotto: sette saranno destinati all’economia circolare, undici alla transizione ecologica. La gestione dei rifiuti è una delle attività principali del gruppo: sul piatto la riduzione del ricorso alla discarica, dove oggi, in finiscono 17 milioni di tonnellate di pattume. 

Scenderanno le emissioni, con una riduzione prevista del fattore emissivo di CO2 del 49% entro il 2030, rispetto al valore del 2017: l’obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica nel 2040. Cresceranno eolico e fotovoltaico: si accelera su acquisizioni e iter autorizzativi per nuovi impianti. Investimenti anche su idrogeno verde e teleriscaldamento. 

Un occhio al Meridione

Con il processo di liberalizzazione dell’energia, avviato nel 2000, l’azienda lombarda si è espansa anche a livello naziomnale, e anche a sud: Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria, quest’ultima centrale nelle strategie, con il recente acquisto dell’unico impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali. “È la nostra terza regione di riferimento”, ha affermato Mazzoncini, che ha aggiunto: “Il Sud ha sole e vento in abbondanza e il gap impiantistico nel Meridione è un’opportunità per noi”. 

Quadruplicano le colonnine per la ricarica delle auto elettriche

A2A, che è il secondo distributore del paese, aumenterà la capacità della propria rete. “Nei nuovi quartieri di Milano come Citylife e Scalo di Porta Romana nessuno porterà il gas”, ha ripreso Mazzoncini. L’adeguamento si rende necessario anche per prevenire episodi come quelli che nell’estate scorsa hanno colpito la città di Milano, dove alcune aree sono rimaste in blackout per giorni per il picco di consumi dovuto ai climatizzatori. E, naturalmente, per gestire la tendenza all’acquisto di nuovi veicoli elettrici, in costante aumento.

Proprio sul fronte della mobilità elettrica, quadruplicheranno i punti di ricarica, passando da seimila a ventiquattromila. Previsto il pensionamento delle storiche colonnine da 22 kW. L’esperienza ha mostrato che si tratta di una potenza eccessiva per l’utenza urbana, ma insufficiente per chi viaggia. Le nuove colonnine saranno di due tipi: da 3kW  e 7kW per chi si sposta in città e può ricaricare la vettura di notte, e di tipo fast (50kW) e ultrafast (100 kW) per chi, invece, copre grandi distanze e necessita di un pieno di energia rapido. 

Open innovation e startup kit

L’azienda è impegnata anche sul fronte innovazione, con 634 startup incontrate nel 2021, di cui sette in portafoglio tramite il fondo di corporate venture capital. Preparato uno “startup kit”, che consente di siglare un contratto interamente digitale in una settimana, ricevendo subito il cinquanta per cento dell’importo dei progetti approvati con tempi di pagamento previsti a trenta giorni. Evidente l’intento di attirare idee e potenziale. Ma anche il fronte interno può riservare sorprese: esiste uno schema di intrapreneurship, cioè innovazione pensata all’interno dell’azienda, con tremila dipendenti coinvolti, 546 idee proposte e otto prototipi in fase di realizzazione. Aperto anche un fronte intelligenza artificiale, con una squadra di tredici data scientist che hanno realizzato nove prototipi. 

Duemila assunzioni entro la fine dell’anno

Entro fine dell’anno sono previste duemila assunzioni, che andranno a sommarsi ai circa tredicimila dipendenti attuali. Buona parte di loro (tutti entro il 2030) saranno coinvolti in programmi di formazione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Scende l’età media: si è ridotta, afferma la dirigenza, di un anno e mezzo rispetto al 2020.



[Fonte Wired.it]