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venerdì, Nov 10

Abbiamo fatto la spesa nel primo autonomous store d’Italia (ed è andato tutto bene)



Da Wired.it :

Nell’ambito della grande distribuzione in Italia, l’8 novembre 2023 potrebbe diventare un momento di passaggio di cui cristallizzare il ricordo nel tempo. Mercoledì, in pieno centro a Verona, in via Stella, ha aperto il primo Tuday Conad “Prendi&Vai”, ossia il primo autonomous store d’Italia senza cassieri, realizzato da Conad grazie al supporto della cooperativa DAO e con la partnership tecnologica della tech company portoghese Sensei. E noi siamo stati all’apertura.

Come funziona

Prima di tutto: l’ingresso è libero, senza l’obbligo di scansionare l’app Conad. Ciò significa che chiunque può farci la spesa. All’interno del negozio una fitta rete di telecamere e sensori identificano la posizione dei clienti e dei diversi prodotti sugli scaffali; all’ingresso a ciascun cliente è associato un codice identificativo – se nello stesso giorno si entra ed esce più volte, ogni volta il sistema identificherà una persona diversa. Questa tecnologia computer vision monitora gli spostamenti del consumatore nel perimetro dello store e tiene traccia dei prodotti raccolti dagli scaffali, inserendoli in un carrello virtuale associato al codice univoco del cliente stesso.

I prodotti che si desidera acquistare possono essere riposti in un carrello, in borsa o addirittura in tasca. Oppure si possono riappoggiare sugli scaffali, anche nella posizione sbagliata. Le telecamere riconosceranno il prodotto anche se ricollocato fuori posto. Il nostro carrello virtuale si riempirà e svuoterà seguendo le nostre azioni. Non solo videocamere, però: un secondo check sugli acquisti arriva anche dagli scaffali, che registrano le variazioni di peso e riconoscono il prelievo di ogni singolo prodotto, dando una conferma virtuale che incrocia i dati raccolti dalle telecamere.

Terminata la spesa è sufficiente avvicinarsi a uno dei totem di pagamento posizionati nell’area evidenziata sul pavimento vicino all’uscita: il carrello virtuale viene così “unito” al codice univoco del cliente ed è possibile pagare. Ovviamente il pagamento è completamente digitale: può avvenire con carte, con alcuni buoni pasto digitali, smartphone o tramite l’applicazione iOS e Android creata da Sensei in esclusiva per la versione “Prendi&Vai” di Tuday Conad. Un QR code generato dalla app permette alla clientela di uscire senza attese e ricevere lo scontrino virtuale entro pochi minuti.

Il tema della privacy

L’intero processo può essere fatto in totale anonimato: non è indispensabile scaricare la app Conad, dicevamo, e le telecamere non operano con riconoscimento facciale o del corpo. Varcata la soglia di ingresso si è “semplici numeri” nel totale rispetto della privacy.

Quindi, com’è?

Il sistema ha sicuramente i suoi vantaggi: non si formano code; o almeno, non quelle che siamo abituati a vedere alle casse dei supermercati. È sufficiente avvicinarsi al totem di pagamento per visualizzare la lista dei prodotti prelevati, fare un veloce controllo, passare la carta di credito o il QR code generato dalla app e allontanarsi in velocità. È ideale nei contesti urbani affollati – immaginatevi una pausa pranzo in una zona di uffici nel centro di Milano o Roma – e per chi ha necessità di cavarsela in poco tempo. Superata quindi la curiosità, sarà più interessante – e utile – misurare l’efficacia del sistema in un contesto diverso dal centro storico di Verona, che non rappresenta l’area più in focus del progetto.

La tecnologia, nonostante qualche farraginosità del primo giorno, funziona. E soprattutto l’utilizzo di AI e algoritmi non è destinato a sostituire l’uomo: è vero, mancano i cassieri, ma gli scaffali non si ripopolano ancora in autonomia (un domani, chissà…) e figure di controllo affinchè tutto si svolga con ordine e le macchine funzionino a dovere sono necessarie. Siamo di fronte all’ennesimo caso in cui la tecnologia sostituisce lavori meccanici e ripetitivi ma è in grado di creare nuovi ruoli professionali. Diversi, sì, ma altrettanto fondamentali.



[Fonte Wired.it]