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martedì, Mar 30

Abbiamo provato il monopattino Lamborghini AL1



Da Wired.it :

Come si guida e come viaggia su strada il nuovo veicolo elettrico di Automobili Lamborghini e-Mobility

(Foto: Wired)
(Foto: Wired)

È una fuoriserie del settore: il primo veicolo a marchio Lamborghini in versione e-scooter. Si chiama AL1 ed è un monopattino elettrico, prodotto in licenza da M.T. Distribution nella Motor Valley italiana: è il primo esemplare del progetto Automobili Lamborghini e-Mobility.

Sull’asta, in robusta lega di magnesio, sfoggia il logo col Toro e arriva già preassemblato in scatola, ma con brugole e viti di montaggio: il manubrio è infatti l’unica componente che occorre fissare a mano, ponendo all’interno il cavo dei collegamenti elettrici, che è nastrato e ben protetto. La qualità è nei dettagli: ci sono viti e attrezzi di scorta, per future regolazioni meccaniche dell’AL1. Ma non c’è il manuale d’istruzioni, che si scarica in pdf dal sito. E c’è un’app dedicata, con software gestionale: si collega via bluetooth e riflette i comandi manuali, più alcune funzioni e dati aggiuntivi: medie dei percorsi, cruise control, consumi e velocità, in pratica tutte le info da pendolare col monopattino.

L’AL1 ha un pratico cockpit, con un unico pulsante di gestione: accende e spegne il veicolo e le luci, nonché seleziona le 3 modalità di guida: pedonale fino a 6 km/h, standard fino a 15 km/h e la rossa “s” di Sport, fino a 25 km/h, che è il picco massimo consentito dalle normative e regala un sensibile incremento di potenza, in velocità e ripresa.

Il monopattino è robusto e pesante (15 kg), con un ricercato meccanismo di chiusura dell’asta, che è utile per il trasporto e comprende un gancio sotto al manubrio, da fissare al parafango posteriore. Il gancio non serve ad appendere lo zaino o la busta della spesa al manubrio, ma invita comunque a farlo. La vita a bordo, sull’ampio pianale, permette una posizione di guida alta, con ottima visione del contesto circostante. Mentre il manubrio ha una presa gommata e, sotto ai pollici, sono posizionate le due leve per pilotare: accelleratore (bianco) a destra, freno anteriore (rosso) a sinistra.

L’e-scooter arriva sul mercato mezzo secolo dopo la mitica Countach, su cui debuttarono le “portiere a forbice”, che da allora sono note come: “lambo doors”. E cinquant’anni dopo, anche il nipotino elettrico soprende per innovative scelte estetiche, che incrementano la visibilità passiva: sotto al pianale sono incluse due file di led ambientali, che si attivano con le luci e colorano l’asfalto sotto alla scocca, in stile “fast & furious”.

(Foto: Automobili Lamborghini e-Mobility AL1)
(Foto: Automobili Lamborghini e-Mobility AL1)

L’AL1 si guida con facile naturalezza e ha un potente motore da 0,35 KW, che si attiva a 3 Km/h dopo una spinta col piede. Ma esiste anche la modalità di avvio automatico: “zero start”, per le partenze da fermo. Fino a 15 km/h si pilota facilmente, sempre ponendo lo sguardo alcuni metri davanti alla ruota anteriore, per individuare: buche, tombini e ostacoli. In modalità sportiva diventa già più impegnativo, causa velocità: corre come una bici in discesa, pertanto richiede maggiore attenzione e fisicità nel pilotare, per esempio in piega nelle curve.

All’avantreno c’è una piccola sospensione, che assorbe parte delle asperità del terreno per non trasmetterle alle mani. I freni sono elettrico all’anteriore e meccanico al posteriore: si preme il parafango contro la ruota, come su un canonico monopattino. Da notare che, a causa del design del cerchio posteriore in plastica, si può  posteggiare per strada: c’è spazio sufficiente per fissare la ruota con una catena o un bloster nei parcheggi dei cicli.

(Foto: Wired)
(Foto: Wired)

L’autonomia dichiarata si aggira sui 25/30km, ma è soggetta a tante variabili: peso del pilota, modalità di guida, condizioni stradali, velocità e medie. Nel test la Lamborghini dei monopattini ha svolto oltre 32 km, ma in più tratte e in più giorni, lasciando comunque una tacca superstite nel display della batteria. Il caricatore di cui è fornito ha un led rosso/verde di chiara intuizione e lo slot di ingresso è ben progettato, con tappo in gomma anti umidità. Il prezzo di 499 euro è in linea con l’autorevolezza del marchio e la qualità del prodotto, che è consigliato a chi ha esigenze di mobilità nella “città da 15 minuti” e cerca un veicolo che sia veloce, sportivo e stiloso, ma con zero costi di gestione. Da segnalare: è a rischio furto lo scudo col logo Lamborghini, che è incollato sull’asta e può subire lo sciacallaggio come gli stemmi auto di Volkswagen e Mercedes.

Voto: 8,5

Wired: Le due file di led non passano inosservate. E in modalità sportiva si percepisce la potenza: su alcuni terreni, la ruota motrice anteriore può sgommare in ripresa.

Tired: Il campanello meccanico, che è obbligo per legge: è classico, economico e anonimo.

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[Fonte Wired.it]