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giovedì, Nov 14

Abbiamo trovato un nuovo catalizzatore per estrarre idrogeno dall’acqua di mare


Un nuovo catalizzatore, messo a punto dall’Università di Houston, si è dimostrato in grado di produrre in modo efficiente idrogeno dall’acqua salata

idrogeno

L’acqua degli oceani è una delle risorse più abbondanti sulla Terra, e rappresenta perciò un un’immensa fonte di idrogeno, fondamentale sia per la produzione di energia pulita che di acqua potabile. Sebbene attualmente siano stati fatti numerosi progressi per riuscire a produrre in modo più efficiente questo elemento dall’acqua dolce, farlo con l’acqua salata è una sfida ancora aperta. A compiere un passo in avanti oggi sono i ricercatori dell’Università di Houston, in Texas, che hanno messo a punto un nuovo catalizzatore in grado di attivare a tensioni relativamente basse l’elettrolisi (ossia scindere idrogeno e ossigeno tramite l’elettricità) dell’acqua di mare, senza che il dispositivo venga corroso e danneggiato dal sale. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications.

Il catalizzatore è composto da nitruri metallici economici e riesce a evitare molti degli ostacoli che hanno limitato i precedenti tentativi di produrre economicamente idrogeno o acqua potabile dall’acqua salata. Uno dei più grandi problemi, precisano i ricercatori, è stato la mancanza di un catalizzatore in grado di dividere efficacemente l’acqua di mare per produrre idrogeno senza liberare ioni di sodio, cloro, calcio e altri componenti che possono depositarsi sul catalizzatore e renderlo inattivo. Inoltre, gli ioni di cloro sono particolarmente problematici, in quanto il cloro richiede una tensione leggermente più alta per liberarsi rispetto a quella richiesta dall’idrogeno.

Inoltre, i ricercatori sono riusciti ad attivare l’elettrolisi dell’acqua a tensioni relativamente basse. Questa scoperta, quindi, fa progredire significativamente lo sviluppo dell’elettrolisi dell’acqua di mare per la produzione di idrogeno su larga scala. Per testare l’efficacia del dispositivo, infine, i ricercatori hanno utilizzato sia l’acqua salata della baia di Galveston al largo della costa del Texas, sia le acque reflue, che rappresentano un’altra preziosa fonte di idrogeno dall’acqua che non sarebbe altrimenti inutilizzabile senza un trattamento costoso. “La maggior parte delle ricerche utilizza acqua dolce pulita per produrre idrogeno mediante scissione dell’acqua”, spiegano i ricercatori. “Ma la sua disponibilità è davvero limitata”.

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