Il concetto di ‘Prompt Banking’, una visione innovativa del settore bancario che sfrutta l’intelligenza artificiale su vasta scala per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e offrire un’esperienza personalizzata ai clienti, potrebbe aumentare fino al 14% il risultato operativo delle banche. Questa è la conclusione a cui è giunta Accenture, società di consulenza che ha presentato il suo modello di ‘banca del futuro’ durante la decima edizione dell’Accenture Banking Conference.
Secondo Accenture, l’intelligenza artificiale potrebbe aumentare la produttività complessiva del 20-30%, con impatti positivi sul rapporto costi/ricavi fino al 3% e sul ritorno sul capitale fino al 2%. In generale, l’intelligenza artificiale, inclusa quella generativa, avrà un impatto su ben il 73% delle attività bancarie. In un prossimo futuro, le banche dovranno trovare nuove fonti di reddito e ridurre i costi per far fronte alla diminuzione dei margini di interesse e all’aumento dei rischi e delle rettifiche. In questo contesto, l’adozione diffusa e veloce dell’intelligenza artificiale ai vari livelli aziendali diventa essenziale per mantenere la competitività.
Secondo le simulazioni di Accenture nel mercato bancario italiano, ci si aspetta una crescita del 4,5% dei ricavi nei prossimi tre anni grazie a una maggiore personalizzazione dell’esperienza clienti e una riduzione del 3% dei costi operativi attraverso l’automazione delle attività di basso valore aggiunto e un’ottimizzazione dei processi creditizi. Mauro Macchi, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, ha sottolineato che nonostante i progressi compiuti, c’è ancora un grande potenziale inespresso nell’ambito della trasformazione digitale. Accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale potrebbe sbloccare il restante 70% di valore potenziale, a condizione che le decisioni dei dirigenti siano tempestive e incisive.
Secondo Macchi, l’intelligenza artificiale generativa potrebbe rappresentare un motore significativo per aumentare la produttività in diversi settori e in Europa potrebbe generare un valore economico aggiuntivo pari a 2,3 trilioni di euro nei prossimi 15 anni.
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