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martedì, Lug 23

Accordo proposto da Google per chiudere un caso su età e assunzioni


Il gruppo di Mountain View ha sottoposto alla US District Court for the Northern District of California un documento in cui afferma la volontà di porre fine al caso che vede l’azienda accusata di discriminazione nei confronti di alcune persone candidate a diventare suoi dipendenti. Se il giudice darà il via libera, Google staccherà un assegno dal valore di 11 milioni di dollari per chiudere la questione.

Google, una questione di età e assunzioni

Tutto ha avuto inizio nel 2015, quando un uomo di nome Robert Heath, allora di 60+ anni, è stato sottoposto a un colloquio telefonico da un ingegnere di bigG. Dopo essere stato definito come “un ottimo candidato” da un addetto alle assunzioni, si è visto negare un contratto per ragioni che sostiene essere legate alla sua età. Nel corso della conversazione i due hanno avuto un confronto sul significato di “byte”: per l’intervistatore è da considerarsi esclusivamente come un insieme di 8 bit, mentre Heath ha ricordato che sui sistemi di un tempo il range poteva variare da 6 a 40 bit.

Sebbene il caso sia stato chiuso nel mese di dicembre con il raggiungimento di un accordo tra le parti, un altro del tutto simile è proseguito fino a oggi, portato avanti da Cheryl Fillekes a partire dal 2016. La donna (50+ anni) afferma di aver ricevuto la richiesta di inviare una seconda volta il proprio curriculum vitae a Google, con ulteriori dettagli in merito al periodo della sua formazione, così da poter stabilire con certezza la sua età anagrafica. Questo, anche dopo quattro colloqui in cui non sono emersi problemi in termini di competenze o preparazione, stando al suo parere le ha impedito di ottenere una proposta di lavoro.

Fillekes guida la class action che coinvolge un totale pari a 227 persone: tutte lamentano problemi simili. Il gruppo di Mountain View ora offre complessivamente 11 milioni di dollari per archiviare la vicenda, con la promessa di istruire i propri dipendenti in modo da evitare che situazioni simili possano ripetersi nuovamente in futuro. Con il via libera del giudice, ogni querelante riceverebbe 35.000 dollari. A Fillekes ulteriori 10.000 per aver portato avanti la causa. La cifra include la copertura delle spese legali quantificata in circa 2,75 milioni.



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