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mercoledì, Giu 09

Acer Chromebook 317, primo contatto: Chrome OS in grande



da Hardware Upgrade :

Abbiamo avuto l’opportunità di avere una prima presa di contatto con l’Acer Chromebook 317, presentato da pochissimo, una toccata e fuga in redazione per un notebook che non passa certo inosservato per via dello schermo da 17,3 pollici. In sé e per sé la dimensione del display non è per nulla inedita, ma vederla abbinata a un Chromebook è tutto fuorché comune.

Le dimensioni e il peso di 2,4 kg non rendono questo Chromebook 317 adattissimo alla mobilità quotidiana, quindi perché Acer ha pensato che un prodotto di questo tipo avesse ragion di esistere? L’ipotesi che facciamo è che la casa taiwanese, in una lineup di Chromebook strutturata, abbia deciso di dare un’opzione in più alla categoria di chi lavora metà della settimana a casa e il resto in ufficio, divenuta sempre più folta nell’anno pandemico.

Un Chromebook con un ampio display permette di fare videoconferenze (opzionalmente è offerto con una webcam Full HD 82° wide-angle), lavorare su documenti in modo più agevole, navigare online e perché no, anche godersi eventualmente qualche contenuto d’intrattenimento. Non dovendo portare a casa il notebook tutti i giorni, ecco che il Chromebook 317 può diventare un’opzione anche per chi lavora.

Inoltre, si prefigura come un portatile utile per la didattica a distanza o per chi semplicemente ha bisogno di uno schermo di buone dimensioni, ma non vuole un PC desktop Windows e usa molto i servizi Google. Il 17,3 pollici è un IPS Full HD, con cornici laterali non molto pronunciate, mentre lo sono più nella parte bassa e alta.

La scocca del portatile è in plastica abbastanza “cheap”, e questo può far storcere un po’ il naso a chi ama lo stile, ma in un certo senso trasmette anche quel senso di “portatile da battaglia” che alla fine può essere questo Chromebook. Ovviamente, la plastica serve anche per contenere il prezzo, che per l’Italia parte da 399 euro, quindi piuttosto contenuto.

Il touchpad è ampio, ma non poteva essere altrimenti in una base che è davvero molto grande e consente ad Acer di incastonare una tastiera completa di tastierino numerico, altra scelta che rimanda quindi a chi deve fare molti conti – lavoratori e studenti. Considerato il costo del prodotto, tastiera e touchpad rispondono abbastanza bene agli input e i tasti hanno una corsa ridotta per sostenere al meglio la scrittura di lunghi testi. La tastiera, opzionalmente, è retroilluminata e ai due lati c’è una griglia per l’uscita del sonoro (stereo).

In termini di porte, sul lato sinistro troviamo una USB C 3.2 Gen 1 che permette di far passare anche un segnale DisplayPort e l’energia, una USB 3.2 Gen 1 Type-A, uno slot microSD e un jack da 3,5 mm per cuffie e microfono. A destra abbiamo un’altra USB 3.2 Gen 1 Type-A, una USB C 3.2 Gen 1 identica a quella sul lato sinistro in termini di funzionalità e un aggancio Kensington.

Come si può notare, questo portatile non ha alcuna feritoia per il passaggio dell’aria fresca o l’espulsione di quella calda: è infatti raffreddato in modo totalmente passivo, come dimostra la foto scattata dopo aver rimosso la copertura sul fondo. L’Acer Chromebook 317 è basato su un SoC Intel Jasper Lake a 10 nanometri, basato sull’architettura Tremont.

Il modello nelle nostre mani è di pre-produzione, quindi non abbiamo svolto test o approfondimenti, ma nel nostro sample abbiamo trovato un Pentium N5100, un chip quad-core con TDP di 6 watt, il che spiega come mai non è richiesta alcuna dissipazione attiva. Accanto al SoC con grafica integrata ci sono 8 GB di memoria e 64 GB di storage.

Completano il quadro la connettività Wi-Fi 5 (802.11ac) e Bluetooth 5.0, insieme a una batteria da 56 Wh. Il primo contatto con questo Chromebook 317 è buono, nel senso che a partire da 399 euro non è che si possa chiedere molto di più: c’è tutto. Non è un portatile fatto con i materiali più avveniristici del mondo, ma chi bada alla concretezza non potrà certo lamentarsi.

La tastiera e il touchpad, seppur non il meglio provato sinora, si dimostrano adeguati al compito; lo schermo è difficile da valutare senza test specifici, ma è adatto allo scopo del prodotto, che non è certo quello di sostenere i professionisti dell’immagine. Le porte invece sono più che sufficienti a sostenere le necessità di chi lavora o studia, permettendo il collegamento di periferiche esterne moderne o più datate, oltre alla microSD.

Le dimensioni rendono questo Chromebook 317 un prodotto per un pubblico ben preciso, pronto a barattare la maneggevolezza in caso di spostamenti per un’area di lavoro più ampia. È un’opzione in più in un mondo dei Chromebook che si fa sempre più affollato, complici le grandi vendite registrate da tutti i produttori nell’anno pandemico.

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