Seleziona una pagina
lunedì, Mar 22

Acqua, l’Europa si è dotata di regole più severe per le sue riserve



Da Wired.it :

Una nuova direttiva impone agli Stati misure per proteggere le risorse idriche dall’inquinamento e dallo spreco. Solo in Italia il 37% viene sprecato per perdite nelle reti

acqua_ossigeno
(Foto: Ian Waldie/Getty Images)

Dal 1993 il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione sulla crisi idrica che colpisce oltre 2 miliardi di persone. Uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu è proprio garantire l’accesso a fonti di acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari a tutti entro il 2030.

Per contribuire alla salvaguardia delle risorse idriche il 12 gennaio 2021 l’Unione europea ha adottato la nuova direttiva sulle acque destinate al consumo umano. Si tratta della prima legislazione europea in vigore grazie all’iniziativa popolare di cittadine e cittadini europei, che con 1,8 milioni di firme hanno chiesto alla Commissione di aggiornare la precedente direttiva del 1998. L’obiettivo è assicurare la buona qualità dell’acqua per uso potabile, l’accesso garantito e l’adeguata fornitura a tutte e tutti e una gestione delle risorse idriche indipendente dalle logiche di mercato.

Le nuove disposizioni della direttiva

Secondo la direttiva, gli stati membri dovranno garantire l’accesso all’acqua potabile negli spazi pubblici e incentivarne l’utilizzo da parte delle amministrazioni locali e dei servizi di ristorazione. Tutti i parametri di controllo delle acque destinate al consumo umano sono stati resi più severi, con particolare riferimento al piombo e alle sostanze Pfas (composti chimici dannosi per l’ambiente e per gli esseri umani). Inoltre sono stati inaspriti i controlli sui materiali usati negli impianti di estrazione, trattamento, stoccaggio e nella distribuzione dell’acqua potabile.

La direttiva spinge gli stati a sponsorizzare l’uso dell’acqua di rubinetto rispetto a quella imbottigliata, anche attraverso l’aumento della trasparenza relativa ai controlli e alla sicurezza dell’acqua pubblica.

I dati sull’acqua in Italia

In parallelo Legambiente ha pubblicato un report con dati relaviti alla situazione idrica in Italia. Emerge che l’Italia è uno dei principali consumatori di acqua in bottiglia nel mondo, con un consumo pari a 8 miliardi di bottiglie da 1,5 litri l’anno. Inoltre ha il primato europeo per i prelievi d’acqua, con 9 miliardi di metri cubi estratti nel 2019.

L’Organizzazione mondiale della sanità considera l’Italia un paese a stress idrico medio-alto, perché utilizza i tra il 30% e il 35% delle sue risorse idriche rinnovabili, con un incremento del 6% ogni 10 anni. Ogni giorno estrae 419 litri d’acqua per abitante, pari a un prelievo giornaliero di 25 milioni di metri cubi d’acqua. Di questi vengono mediamente “sprecati” circa il 37% a causa delle perdite nelle reti di distribuzione. L’Italia inoltre è molto indietro per quanto riguarda le valutazioni dello stato chimico delle risorse idriche. Secondo i dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale lo stato chimico del 17% dei corpi idrici sotterranei, il 18% dei fiumi e il 42% dei laghi risulta non classificato.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]