Seleziona una pagina
venerdì, Giu 26

Ad aprile metà degli anziani milanesi deceduti viveva in una Rsa. C’entra il Covid-19?



Da Wired.it :

Il 53,1% degli over 65 morti a Milano ad aprile era ospite di una Rsa. A dirlo i numeri dell’Ats Milano Città metropolitana che Wired ha incrociato con quelli Istat

(foto: Pavlofox da Pixabay)

Ad aprile 2020 il 53,1% degli over 65 morti a Milano era ospite di una Rsa, ovvero di una casa di riposo. Se si allarga lo sguardo alla provincia e si aggiunge quella di Lodi, due territori che fanno capo all’Agenzia di tutela della salute di Milano Città metropolitana, la percentuale è del 34,9%.

Eppure gli ospiti nelle 152 case di riposo di questo territorio rappresentano appena il 2,3% del totale della popolazione con più di 65 anni. Per meglio comprendere le proporzioni di quanto accaduto nelle residenze sanitarie assistenziali del milanese e del lodigiano è possibile fare affidamento a questo grafico:

Il grafico permette di comprendere quanto i decessi degli over 65 nelle Rsa abbiano pesato sul totale delle persone morte nella stessa fascia di età, soprattutto se si mette in relazione questo valore con la percentuale di anziani che vivono in casa di risposo sul totale della popolazione. Il report compilato dall’Ats milanese consente però di scendere nel dettaglio dei singoli distretti sanitari (le Asst). La situazione è questa:

Di default il grafico mostra il dato relativo al solo mese di aprile e il filtro permette di visualizzare la situazione nel primo quadrimestre del 2020. La barra rossa mostra il totale dell’intera Ats di Milano.

Per effettuare questo calcolo, Wired è partito dai numeri contenuti in un rapporto pubblicato qualche giorno fa dall’azienda sanitaria, intitolato Valutazione degli eccessi di mortalità nel corso dell’epidemia Covid-19 nei residenti delle Rsa. Un documento che stima in 4.848 i decessi degli over 65 ospiti delle case di riposo dall’inizio dell’anno.

Un numero superiore del 482% rispetto a quanto, sempre secondo l’Ats, fosse lecito attendersi sulla base dei decessi avvenuti nelle case di risposo nel periodo compreso tra il 2016 ed il 2019, del 223% se si considerano i primi quattro mesi dell’anno. Ora, perché è così importante valutare l’aumento della mortalità nelle Rsa lombarde? Perché è qui che, con una delibera dello scorso 8 marzo, la giunta regionale ha autorizzato il trasferimento di pazienti affetti dal virus Sars-CoV-2.

E se, ovviamente, non è possibile affermare che tutti gli anziani deceduti nelle residenze sanitarie assistenziali fossero positivi al nuovo coronavirus, nondimeno la gestione dei pazienti Covid-19 all’interno delle Rsa lombarde ha sollevato più di un dubbio. Tra questi anche quelli della Procura della Repubblica del capoluogo lombardo.

Tornando ai calcoli, una volta noto il numero dei deceduti nelle case di riposo, è stato confrontato con quello del totale degli over 65 morti. Un dato messo a disposizione da Istat, con l’eccezione di sette comuni, nei quali risiedono però poco meno di 6mila over 65.

Il risultato è che ad aprile strutture che ospitano un trentesimo degli anziani milanesi e lodigiani hanno registrato un terzo dei decessi in questa fascia di età. É vero, gli ospiti delle Rsa sono i soggetti più fragili e con tutta probabilità i deceduti presentavano già delle patologie. Ma i numeri dicono che ne sono morti molti di più di quanti se ne aspettassero le stesse autorità sanitarie locali.

 

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]