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lunedì, Apr 19

Addio Charles Geschke, cofondatore di Adobe: dal PDF a Photoshop, una vita per l’innovazione



da Hardware Upgrade :

Charles “Chuck” Geschke, cofondatore di Adobe e uno dei padri del PDF e di altri software, si è spento all’età di 81 anni. “Si tratta di un’enorme perdita per l’intera comunità di Adobe e l’industria tecnologica, per i quali è stata una guida e un eroe per decenni”, ha dichiarato il CEO di Adobe Shantanu Narayen in una lettera rivolta ai dipendenti.

Insieme a John Warnock, Geschke ha sviluppato i software che hanno rivoluzionato il modo in cui le persone creano e comunicano. “Chuck ha instillato nell’azienda una spinta incessante verso l’innovazione, dando vita ad alcune delle invenzioni software più trasformative tra cui gli onnipresenti PDF, Acrobat, Illustrator, Premiere Pro e Photoshop“, ha aggiunto Narayen.

Geschke ha conseguito un dottorato presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, quindi è entrato allo Xerox Palo Alto Research Center, dove incontrò Warnock. I due lasciarono Xerox nel 1982 per fondare Adobe. Il loro primo prodotto fu Adobe PostScript, il linguaggio di programmazione che ha contribuito a dare impulso al settore del desktop publishing.

Geschke ha rivestito il ruolo di direttore operativo (COO, chief operating officer) dal dicembre 1986 al luglio 1994 e quello di presidente da aprile 1989 fino al ritiro nell’aprile 2000. Ha inoltre presieduto il consiglio di amministrazione dal settembre 1997 fino al gennaio 2017, ed è stato membro del consiglio fino all’aprile scorso, quando ne divenne un componente emerito. Nel 2009 l’ex Presidente Obama insignì Warnock e Geschke della “National Medal of Technology”.

“Non avrei mai potuto immaginare di avere un partner commerciale migliore, più simpatico o più capace”, ha detto Warnock. “Non avere Chuck nelle nostre vite lascerà un enorme vuoto e chi lo conosceva sarà d’accordo”.

Oltre ai suoi contributi al mondo della tecnologia, Geschke è noto anche perché fu vittima di rapimento nel 1992. Due uomini lo rapirono mentre arrivava al lavoro e lo tennero in ostaggio per quattro giorni, chiedendo un riscatto. Alla fine, fu salvato dall’FBI.

Sua moglie Nancy Geschke, 78 anni, ha dichiarato che sebbene il marito fosse molto orgoglioso di quanto conseguito sul fronte lavorativo, era un uomo molto legato alla famiglia, che era in cima alle sue priorità. “Si è sempre definito l’uomo più fortunato del mondo”, ha dichiarato la donna.

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