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mercoledì, Ott 09

advertising per sbaglio, la piattaforma si scusa


Twitter rende noto oggi attraverso un post condiviso dal profilo del supporto ufficiale di aver impiegato alcuni dati forniti dagli utenti per scopi legati all’advertising. La piattaforma afferma di averlo fatto non intenzionalmente. Non è la prima volta che accade qualcosa di simile.

Di recente abbiamo scoperto che alcuni indirizzi email e numeri di telefono forniti per la sicurezza degli account potrebbero essere stati non intenzionalmente utilizzati per finalità di advertising. Ora questo non accade più e desideriamo fornirvi una maggiore chiarezza sulla situazione.

Twitter: advertising per sbaglio

Il link incluso nell’intervento rimanda a una pagina del centro assistenza che fornisce maggiori dettagli e una panoramica di quanto accaduto. Si fa riferimento diretto a indirizzi email e numeri di telefono.

Di recente abbiamo scoperto che gli indirizzi email o i numeri di telefono forniti per motivi di sicurezza (ad esempio per l’autenticazione a due fattori) potrebbero essere stati inavvertitamente utilizzati a fini pubblicitari, in particolare nel nostro sistema di pubblicità con tailored audience e partner audience.

Twitter utilizza il condizionale. Ad ogni modo ciò non accade più da alcune settimane, dopo che la piattaforma ha scoperto il problema e vi ha posto rimedio. Viene inoltre sottolineato come i dati personali non siano stati trasmessi ad alcuna realtà terza.

A partire dal 17 settembre abbiamo risolto il problema che ha causato questo evento e non stiamo più utilizzando a fini pubblicitari i numeri di telefono o gli indirizzi email raccolti per motivi di sicurezza. Non sono stati condivisi dati personali con nessuno dei nostri partner.

Il breve comunicato si chiude con le immancabili scuse rivolte agli utenti.

Siamo davvero spiacenti per l’accaduto e stiamo facendo tutto il possibile per non commettere più un errore di questo tipo. Per qualsiasi domanda, puoi contattare l’Ufficio Twitter per la protezione dei dati, tramite questo modulo.

Al momento non è dato a sapere quanti siano gli account coinvolti né per quanto tempo è andata avanti la pratica, che volontariamente o meno ha impiegato alcuni dati forniti per finalità di marketing e advertising, non autorizzate dai diretti interessati.





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