Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Google contro la multa di 450mila euro comminata da Agcom per violazione del decreto Dignità. La sanzione riguarda il divieto di pubblicità al gioco, e in particolare i video pubblicati su YouTube dal content creator Spike, che sono stati ritenuti non conformi alle normative introdotte nel 2018. Il colosso dell’internet ha tentato una domanda cautelare, ma senza successo.
Questo verdetto conferma l’impegno delle autorità nel contrastare la pubblicità illegale nel settore del gioco d’azzardo. Google, che è proprietaria di YouTube, dovrà quindi affrontare le conseguenze della sua violazione delle regole.
La decisione del Tar Lazio rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei consumatori e nella lotta contro le pratiche commerciali scorrette. Resta da vedere come Google risponderà a questa multa e se prenderà provvedimenti per evitare future violazioni delle normative vigenti.
In conclusione, la sentenza del tribunale regionale sottolinea l’importanza del rispetto delle regole e pone l’accento sulla responsabilità delle grandi aziende nel garantire la conformità alle leggi in vigore. La battaglia contro la pubblicità ingannevole e dannosa per i consumatori continua, e le autorità sono pronte a intervenire per proteggere i cittadini da pratiche illegali.