La Camera di Commercio di Milano ha presentato un contratto-tipo che regola gli accordi di locazione nel caso di affitti brevi
Si tratta in sostanza di un contratto-tipo, presentato lo scorso 4 dicembre, in occasione dell’evento promosso dall’ente per spiegare come è possibile intervenire sulla regolamentazione degli affitti brevi – generalmente inferiori ai 30 giorni – così da tutelare proprietari e affittuari in caso di controversie. In particolare, i quindici punti che compongono il modello di contratto sono pensati per la casistica di contratti di locazioni prevalentemente per periodi di vacanza: soltanto a Milano, Monza Brianza e Lodi si parla di oltre 3mila “home sharing”.
Il modello è disponibile fin da subito, con alcune linee guida, per qualsiasi privato che decidesse di proporre un immobile in affitto. Dopo essere stato compilato nelle sue parti dall’proprietario e dal locatario, il contratto può essere inviato per mail o firmato direttamente al momento del check-in e della consegna delle chiavi. Ovviamente, essendo un contratto-tipo, può anche essere modificato nelle sue parti a seconda delle esigenze, ma ogni modifica va fatta per iscritto e deve essere coerente con il resto del testo.
Per quanto riguarda le questioni relative alla sicurezza, il contratto prevede che l’inquilino metta a disposizione del proprietario tutti i dati personali e quelli relativi a eventuali ospiti che inviterà nella casa, così che il locatore possa trasmetterli alla questura entro 24 ore attraverso il portale Alloggiatiweb.
A breve il contratto-tipo verrà anche reso disponibile in lingua inglese, fanno sapere dalla Camerca di commercio, così da venire incontro alle esigenze di affittuari stranieri in visita nel nostro Paese. Nel caso in cui l’accordo preveda portali di intermediazione come nel caso di Airbnb, Booking e altri, nel contratto vanno riportate anche le eventuali disposizioni contrattuali previste dal portale utilizzato.
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