Seleziona una pagina
lunedì, Gen 23

Algeria: conta sempre di più per le forniture di gas all’Italia



Da Wired.it :

L’Algeria è sempre più al centro nella strategia di approvvigionamento e diversificazione elettrica dell’Italia. A confermarlo, anche uno dei primi viaggi ufficiali della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in questi giorni in visita dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il paese nordafricano è diventato il primo fornitore di gas naturale per l’Italia, scalzando la Russia dal ruolo che aveva occupato per decenni.

Con l’ex governo guidato da Mario Draghi, lo scorso luglio, l’Algeria ha cominciato a fornire all’Italia più gas di qualunque altro paese. Una partnership che ha rafforzato la posizione di Algeri come principale esportatore di gas africano verso l’Europa e ha dato il via a una più ampia cooperazione energetica con Roma, che sogna di diventare il vero centro energetico del mediterraneo, collegando Nord Africa ed Europa.

A dicembre 2022, in Italia, di tutto il gas importato nell’anno solo il 16% del totale proveniva dalla Russia. Una percentuale crollata rispetto a circa il 40% dell’anno precedente e che attualmente si aggira attorno al 3%, con l’obiettivo di tagliare definitivamente con i gasdotti russi tra il 2024 e il 2025, come riporta il Sole 24 ore.

Al contrario, l’Algeria è passata da una copertura di circa il 22%, all’attuale 40% del fabbisogno energetico di gas italiano, andando a ribaltare l’Italia come una clessidra e a rendere il sud l’ingresso privilegiato per i flussi di gas che una volta arrivavano da nord. In un anno, i flussi in arrivo dal gasdotto Transmed – che collega l’Algeria all’Italia, passando per la Tunisia e arrivando a Mazara del Vallo – sono aumentati del 113%, per un totale di circa 25 miliardi di metri cubi di gas arrivati in tutto il 2022.

Inoltre, in base agli accordi già siglati lo scorso anno, la quantità di gas in arrivo dall’Algeria continuerà ad aumentare di ulteriori 3 miliardi di metri cubi all’anno, ogni anno, almeno fino al 2025. Il grande stato del Nord Africa è quindi sempre più centrale nel futuro energetico dell’Italia e dell’Europa, in particolare se Roma riuscirà a ritagliarsi il ruolo di centro strategico di collegamento e gestione dei flussi di energia in arrivo attraverso il Mediterraneo.



[Fonte Wired.it]