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martedì, Mar 28

Alibaba divide il suo impero in sei



Da Wired.it :

Alibaba e le sei divisioni. Il gigante dell’ecommerce cinese ha annunciato il 28 marzo l’inizio di una nuova fase, con la nascita di sei diverse unità, ciascuna delle quali sarà gestita da un proprio amministratore delegato e capace di raccogliere finanziamenti esterni e quotarsi in borsa, beneficiando anche dell’allentamento delle norme sulle imprese private messo in atto negli ultimi mesi da Pechino per stimolare la crescita del settore.

La riorganizzazione

La più grande ristrutturazione nei 24 anni di storia di Alibaba porterà dunque quest’ultima a organizzarsi in sei gruppi, specializzati su cloud, ecommerce internazionale, ecommerce cinese, mappatura digitale e consegna cibo, logistica e intrattenimento e media. Come riporta l’agenzia Reuters, dopo l’annuncio il valore delle azioni della società cinese negli Stati Uniti è aumentato dell’8%.

L’intenzione originale e obiettivo principale di questa riforma aziendale – ha spiegato in una lettera al personale ripresa da Reuters l’ad e presidente di Alibaba Daniel Zhangè quella di rendere la nostra organizzazione più agile, migliorando il processo decisionale e rispondendo più velocemente ai cambiamenti del mercato”. Insieme allo spacchettamento, l’ad avrebbe annunciato ai dipendenti anche un prossimo “alleggerimento” dell’organico, senza però specificarne le proporzioni. 

Zhang rimarrà presidente e ad di Alibaba Group, che diventerà una holding sulla scorta di quanto avvenuto in seno a Google con la nascita di Alphabet. Allo stesso tempo, il dirigente manterrà per sé anche le funzioni di amministratore delegato di Cloud intelligence group, la nuova divisione cloud di Alibaba.

La mossa del colosso cinese è arrivata proprio il giorno dopo il ritorno in patria del suo fondatore Jack Ma, a distanza di un anno dal suo auto esilio all’estero. Difficile possa trattarsi di una coincidenza. Lo stesso premier cinese Li Quiang, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, era sempre stato convinto che il ritorno del fondatore di Alibaba in Cina avrebbe rafforzato la fiducia tra gli imprenditori e già dalla fine dello scorso anno aveva iniziato a chiedere a Ma di tornare a casa.



[Fonte Wired.it]