Seleziona una pagina


Alien 2  Sulla Terra l'imperdibile “sequel” nostrano di Alien è un cult assoluto

In un’ora e mezza scarsa seguiamo Thelma (Belinda Mayne) partecipare a un’intervista televisiva. “Questa signorina che vedete è una speleologa e anche molto carina. Perché andare a spasso per le caverne piuttosto che per vetrine come tutte le altre belle ragazze?” commenta il conduttore (indovina chi), per poi commentare – menzionando la missione spaziale – che non è necessario spendere tanti soldi per andare nello spazio quando andare per caverne non costa nulla. In quest’ottica, il mockbuster, precursore meno ironico degli irresistibili b-movie alla Asylum, è per metà ambientato tra le splendide grotte di Castellana, dove Thelma e i suoi compagni (tra questi c’è anche Michele Soavi, alias Mychael Shaw) si imbattono in un mostro che ne devasta i volti, trasformando l’ultima mezz’ora della pellicola in una gradevole carneficina.

Alien 2  Sulla Terra l'imperdibile “sequel” nostrano di Alien è un cult assoluto

Questa è preceduta da lunghi dialoghi nei quali Thelma ripete di percepire qualcosa che la mette a disagio, e da un’inquadratura interminabile che risale (dai piedi fino alla testa) lungo il corpo della prima speleologa vittima dell’alien, il quale fuoriesce dal suo bulbo oculare distruggendone il volto. È la scena che dà inizio al massacro (invero, è preceduta da una sequenza nella quale una bimba viene rinvenuta ancora viva ma orribilmente deturpata). Da quel momento in avanti Alien 2 – Sulla Terra diventa “La cosa incontra The Descent ” (torneremo magari in un’altra occasione sulla relazione tra il film di Marshall e quello di Ippolito) e si trasforma in un gioiellino splatter scandito da morti super cruente e disgustose, una più avvincente e creativa (specialmente se consideriamo l’esiguo budget) dell’altra, perpetrate da qualcosa che sembra lo xenomorfo nel suo secondo stadio incrociato con lo scheletro di un polpo (se i tentacoli avessero uno scheletro). Alien 2 – Sulla Terra si accomiata con un finale desolato e apocalittico che non lasciava presagire l’intenzione di un seguito. Raccomandatissimo.



Fonte