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martedì, Feb 16

Amazon, attivo in Italia software che misura distanza tra lavoratori



Da Wired.it :

Proxemics, il sistema di intelligenza artificiale che controlla la distanza dei lavoratori tramite la videosorveglianza, è attivo in tutti i 35 centri logistici del colosso dell’ecommerce

Un magazzino di Amazon (Foto di Paul Hennessy/NurPhoto via Getty Images)
Un magazzino di Amazon (Foto di Paul Hennessy/NurPhoto via Getty Images)

Nel 2020 Amazon ha triplicato i suoi magazzini in Italia. Ne ha aperti 12, praticamente uno al mese: due grandi centri di distribuzione, in provincia di Rovigo e fuori Roma, e dieci depositi più piccoli, detti di smistamento, da Cagliari a Genova, da Parma a Pisa. E quest’anno ha già pianificato di costruirne altri due, a Novara e nel Modenese, per un investimento complessivo di 230 milioni di euro.

A causa della pandemia la vendita online di prodotti, che già stava crescendo in nel 2020 si è impennata. L’osservatorio ecommerce del Politecnico di Milano stima un giro d’affari di 23,4 miliardi di euro, 5 in più rispetto all’anno precedente. Un balzo in avanti senza precedenti. Davanti a questo scenario, l’imperativo degli operatori del settore è che la macchina della logistica non si può inceppare. Specie se, con il 59% di quota di mercato nella consegna di pacchi e pacchetti (dati dell’Autorità garante delle comunicazioni) sei il numero uno sulla piazza.

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Per questo Amazon ha acceso in tutti i suoi 35 magazzini in Italia Proxemics, un software che attraverso le telecamere di sorveglianza controlla che i lavoratori rispettino i due metri di distanza stabiliti dai protocolli anti Covid-19. Lo ha confermato l’azienda a Wired. A sei mesi dalle prime manovre per installare il sistema di intelligenza artificiale, osteggiato dai sindacati, il colosso dell’ecommerce ha completato l’attivazione dai centri più grandi e storici, come quello di Castel San Giovanni a Piacenza, ai piccoli depositi urbani di Milano e Roma.

Il controllo dei magazzini

Di Proxemics Amazon inizia a parlare a livello internazionale lo scorso aprile, quando finisce nell’occhio del ciclone per la gestione della sicurezza dei suoi depositi durante la prima ondata di coronavirus. La soluzione, detta Distance Assistant e già pronta, viene adoperata per impedire contatti ravvicinati tra i magazzinieri. Il software si integra alla rete di videosorveglianza e monitora i flussi di lavoro. Se due persone si trovano a meno di due metri di distanza (parametro di sicurezza adottato dall’azienda) scatta un avviso. Questa prima applicazione analizza in tempo reale immagini sfocate e, come ha spiegato l’esperto di intelligenza artificiale Luca Sambucci, dalla distanza dei pixel risale a quella delle persone.

Il sistema si basa sul flusso video delle telecamere di sicurezza già esistenti, perciò interessa, in maniera anonima, chiunque venga ripreso dalle telecamere – fanno sapere dall’azienda -. I dati raccolti con questo sistema servono ad aiutare i responsabili dei siti a organizzare il layout degli spazi per garantire il distanziamento sociale e quindi tutelare la salute dei lavoratori”. Sulla base dei dati elaborati da Proxemics, in alcuni magazzini in Italia sono stati riorganizzati i flussi di entrata e uscita per ridurre gli affollamenti, sono stati modificati i percorsi dentro i depositi o creati sensi unici per evitare incroci.

L’investimento sulla videosorveglianza

I sindacati si sono messi di traverso all’annuncio del ricorso al sistema di videosorveglianza. Tanto che Amazon, dopo il no incassato ai tavoli negoziali con i rappresentanti dei magazzinieri dei depositi più grandi, come quelli di Vercelli, Passo Corese (nel Reatino) o Torrazza Piemonte (fuori Torino), ha dovuto bussare all’Ispettorato nazionale del lavoro per avere il via libera. Il semaforo verde è arrivato a fine ottobre, a ridosso dell’alta stagione degli acquisti online (tra Black Friday, Cyber Monday e feste di Natale) e ora Proxemics monitora tutti gli snodi della rete logistica di Amazon. I sindacati, dopo l’opposizione iniziale, non hanno segnalato a Wired particolari criticità. Proxemics, tuttavia, ha un contratto a tempo determinato. Il suo utilizzo è legato “alla temporaneità della situazione di emergenza epidemiologica”, scrive l’Ispettorato. Alla conclusione dello stato di allerta per Covid-19, insomma, il software va spento.

Amazon sta investendo molto sull’abbinata tra videosorveglianza e algoritmi per analizzare le immagini. Negli Stati Uniti The Information ha scoperto che il colosso dell’ecommerce vuole installare sui furgoni telecamere che monitorano senza interruzione i fattorini e studiano la loro guida. Anche in questo caso, la multinazionale di Seattle ha giustificato la manovra come un investimento per migliorare la sicurezza dei lavoratori. Allo stesso modo, i dipendenti dell’azienda si sono detti contrari per timore di intrusioni ingiustificate della privacy. Sulla videosorveglianza, insomma, Amazon non sembra intenzionata a fare passi indietro. Tanto che su Github ha messo a disposizione gratuitamente i codici di Proxemics. In questo modo, sostiene l’azienda, “chiunque potrà creare il suo Distance Assistant”.

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[Fonte Wired.it]