Risolto dopo oltre sei ore di disservizi il blackout mondiale di Amazon Web Services (Aws), la piattaforma cloud di Amazon. L’interruzione, partita dal data
center di Virginia Nord (US-EAST-1), già in passato teatro di episodi simili, aveva messo fuori uso migliaia di siti e app, causando disservizi globali. Secondo quanto riporta Downdetector, in Italia i problemi hanno riguardato diversi servizi e piattaforme di gaming fra cui Canva, Clash Royale, Duolingo, Perplexity, Amazon stessa, Zoom, Roblox, Clash of Clans, Brawl Stars, Fortnite e Snapchat. Amazon Web Services ha spiegato che la causa del blocco, riportata anche dal Wall Street Journal, potrebbe essere un malfunzionamento nei sistemi di rete che gestiscono un prodotto di database interno. “Il problema è stato identificato e risolto”, ha comunicato la società, precisando che tutti i servizi “sono tornati pienamente operativi”. Negli Stati Uniti alcuni utenti hanno segnalato problemi con Alexa che impediscono la gestione anche dei servizi casalinghi smart come l’accensione o lo spegnimento delle luci.
I servizi coinvolti
Secondo Downdetector, nel corso della mattinata sono stati coinvolti diverse app e servizi: intelligenze artificiali come Open AI e Perplexity; app e servizi di telefonia; siti istituzionali ma anche Ubisoft Connect, Playstation Network, Adobe Creative Cloud e Coinbase.
Gli aggiornamenti di Amazon
Intorno alle 17:00 (ora italiana), stando a quanto riportato sul sito health.aws.amazon.com si leggeva ancora della presenza di “problemi di connettività di rete che stanno interessando servizi AWS come DynamoDB, SQS e Amazon Connect nella Regione US-EAST-1”, che si trova in Virginia, Stati Uniti, e che si cercava di capire quale fosse “la causa principale”. Già qualche ora prima veniva riportato che “il problema DNS sottostante è stato completamente mitigato e la maggior parte delle operazioni dei servizi AWS ora funziona normalmente”, seppur con qualche problema per alcune richieste, come “l’avvio di nuove istanze EC2 (o servizi che avviano istanze EC2 come ECS). Se si riscontrano ancora problemi nella risoluzione degli endpoint del servizio DynamoDB nella regione US-EAST-1, si consiglia di svuotare le cache DNS.
La causa dei problemi
In uno dei messaggi precedenti si indicava comunque come “potenziale causa principale dei tassi di errore per le API DynamoDB nella regione US-EAST-1” un problema “correlato alla risoluzione DNS dell’endpoint API DynamoDB nella regione US-EAST-1. Stiamo lavorando su più percorsi paralleli per accelerare il ripristino”. Questo problema, si spiegava, “riguarda anche altri servizi AWS nella regione US-EAST-1. Anche i servizi o le funzionalità globali che si basano sugli endpoint US-EAST-1, come gli aggiornamenti IAM e le tabelle globali DynamoDB, potrebbero riscontrare problemi”.
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