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Amazon ha avviato il più grande taglio di posti di lavoro della sua storia

by | Ott 28, 2025 | Tecnologia


Amazon ha avviato martedì 28 ottobre 2025 il più grande taglio di posti di lavoro della sua storia. L’operazione, anticipata da Reuters lunedì 27 ottobre, prevede il licenziamento di circa 30.000 dipendenti degli uffici, pari a circa il 10% del personale impiegatizio su un totale di 1,55 milioni di lavoratori nel mondo. I dipendenti coinvolti sono stati informati dell’interruzione del rapporto di lavoro tramite email. I tagli interessano diversi settori del gruppo di Seattle: logistica, pagamenti, videogiochi, cloud computing (attraverso Amazon web services, la divisione che fornisce servizi informatici alle aziende), risorse umane e gestione operativa. La maggior parte del personale di Amazon, impiegata nei magazzini, non è al momento toccata da questa tornata di licenziamenti. Tuttavia, non può dirsi del tutto al sicuro: secondo documenti interni intercettati dal New York Times la settimana scorsa, l’azienda prevede di ridurre le future assunzioni di oltre 600mila magazzinieri entro il 2033, sostituendoli progressivamente con sistemi automatizzati e robot.

L’intelligenza artificiale prende il posto dei dipendenti

Dietro a questi licenziamenti di massa c’è una strategia ben precisa. Il capo di Amazon Andy Jassy, succeduto a Bezos nel luglio 2021, aveva già anticipato questa mossa in una nota interna diffusa martedì 17 giugno 2025. In quel messaggio, Jassy aveva spiegato senza giri di parole che l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale avrebbe ridotto il numero di dipendenti degli uffici nei prossimi anni. “Avremo bisogno di meno persone per svolgere alcuni dei lavori che vengono svolti oggi, e più persone per fare altri tipi di lavori, aveva scritto Jassy ai dipendenti. “È difficile sapere esattamente come andrà a finire nel tempo, ma nei prossimi anni ci aspettiamo che questo riduca la nostra forza lavoro totale negli uffici man mano che otterremo guadagni di efficienza dall’uso estensivo dell’AI in tutta l’azienda”. Per sostenere questa trasformazione, Amazon ha deciso di investire cifre enormi: più di 100 miliardi di dollari nel 2025, rispetto agli 83 miliardi del 2024, destinati soprattutto alla costruzione di data center necessari per far funzionare l’intelligenza artificiale di Aws.

Il settore tech taglia posti di lavoro in massa

I licenziamenti annunciati martedì superano persino i 27.000 avvenuti tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, quando Jassy aveva avviato una prima fase di riduzione del personale. Quella decisione arrivava dopo gli anni della pandemia, in cui Amazon aveva assunto a ritmi accelerati per far fronte all’esplosione della domanda di e-commerce. “Abbiamo dovuto spendere molto di più e procedere molto più velocemente nella costruzione delle nostre infrastrutture di quanto avessimo mai immaginato”, aveva spiegato il ceo a Fortune. Secondo The Information, infatti, tra il 2017 e il 2022 il numero dei dipendenti di Amazon era addirittura triplicato. Negli anni successivi, sono cominciati i licenziamenti, inaugurando un periodo di riduzioni periodiche del personale che oggi ha toccato un nuovo record.

Il fenomeno però non riguarda solo Amazon. Nel 2025 l’intero settore tecnologico sta facendo licenziamenti massicci. Secondo https://layoffs.fyi/, un sito che tiene traccia dei licenziamenti nel settore, più di 200 aziende tech hanno eliminato circa 98.000 posti di lavoro dall’inizio dell’anno fino alla fine di ottobre. Intel è prima in classifica con 22.000 tagli, poi Microsoft con circa 15.000 licenziamenti, Meta che ha eliminato circa 600 posizioni nel suo reparto intelligenza artificiale nell’ultima settimana di ottobre, e Google che ha tagliato più di 100 ruoli di design nella sua divisione cloud a inizio ottobre.

Nel caso specifico di Amazon, fonti anonime citate da Reuters hanno raccontato che i manager hanno ricevuto un corso di formazione lunedì 27 ottobre su come dare la notizia del licenziamento ai dipendenti. Un lavoratore di Amazon ha detto a GeekWire che tutti erano molto tesi e nervosi in attesa dei tagli. La decisione arriva proprio il giorno prima della presentazione dei conti trimestrali, fissata per giovedì 31 ottobre 2025, una tempistica delicata per un’operazione così importante. L’effetto sul mercato del lavoro tecnologico americano potrebbe essere pesante, visto che Amazon è il secondo datore di lavoro privato del paese dopo Walmart. Tuttavia, in parallelo ai tagli negli uffici, l’azienda prosegue l’espansione della propria rete logistica: lo scorso 15 ottobre Amazon aveva infatti annunciato l’assunzione di 250mila lavoratori stagionali per magazzini e consegne in vista delle festività natalizie.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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