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giovedì, Dic 09

Amazon ha ricevuto una multa dall’antitrust per un miliardo di euro



Da Wired.it :

Amazon ha ricevuto l’ennesima multa per aver violato le leggi della concorrenza, la seconda in meno di un mese emessa dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato italiana (Agcm) contro la compagnia di Jeff Bezos. Secondo Agcm, Amazon ha utilizzato l’etichetta Prime per discriminare gli altri fornitori di servizi di trasporto, favorendo il suo servizio di logistica Fulfillment by Amazon (Fba) e danneggiando i concorrenti. In base a questo, l’autorità ha deciso di infliggere alla compagnia una sanzione record di 1,128 miliardi di euro e di imporle nuove regole per evitare futuri abusi della sua posizione dominante nel mercato.

Le accuse

Per l’autorità, le società Amazon Europe core, Amazone services Europe, Amazon Eu, Amazon Italia services e Amazon Italia logistica hanno violato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che vieta lo “sfruttamento abusivo” di una posizione dominante sul mercato interno da parte delle imprese. Amazon, riporta il comunicato stampa dell’Agcm, “detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace” e questo le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica ai danni delle altre compagnie di trasporto.

Le società di Amazon hanno concesso una serie di vantaggi esclusivi ai venditori che usano il servizio Fba, per ottenere visibilità e incrementare le vendite. In particolare, Amazon ha impedito ai venditori che non usano il servizio di trasporto Fba di utilizzare l’etichetta Prime. Questa etichetta garantisce agli operatori commerciali vendite più facili, maggiore visibilità sulle vetrine e di partecipare a eventi speciali come Black friday, Cyber monday e Prime day. Inoltre, i venditori che non usano Fba non sono soggetti allo stringente sistema di misurazione delle performance al quale Amazon sottopone chi utilizza altri servizi di logistica e che può portare anche alla sospensione del proprio account di vendite.

L’indagine di Agcom ha accertato come queste funzioni siano cruciali per il successo dei venditori e l’aumento delle loro operazioni. Quindi, tramite le sue pratiche discriminatorie, Amazon ha danneggiato i suoi concorrenti nel settore della logistica per l’e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità pari a quella della logistica di Amazon. Questa condotta ha quindi aumentato il divario di potere tra Amazon e la concorrenza e ha danneggiato anche i markeplace concorrenti, perché i venditori che usano Fba vengono scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online.

Le sanzioni

Avendo ritenuto la strategia abusiva di Amazon particolarmente grave, l’Autorità ha quindi imposto la sanzione da 1,128 miliardi di euro e nuove norme comportamentali da seguire, che saranno sorvegliate da un organo di monitoraggio. Pertanto, in base a quanto stabilito dall’Agcm, Amazon dovrà concedere “ogni privilegio di vendita e visibilità” a tutti i venditori “che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori” sulle proprie vendite “in linea con il livello di servizio che Amazon intende garantire ai consumatori Prime”. Di fatto, liberalizzando l’etichetta Prime per tutti i venditori in grado di assicurare un servizio di qualità anche senza usare le società Amazon legate alla logistica. Inoltre, la compagnia dovrà anche definire e pubblicare gli standard richiesti e non negoziare tariffe e altre condizioni contrattuali con gli altri operatori dei trasporti, almeno per un anno.

La risposta di Amazon

La compagnia di Jeff Bezos ha contestato le accuse ricevute, dichiarando in un comunicato stampa di essere “in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)” e di voler presentare ricorso. “La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati” recita il comunicato “più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18mila piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon e forniamo molteplici strumenti ai nostri partner di vendita, anche a quelli che gestiscono autonomamente le spedizioni”.



[Fonte Wired.it]