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mercoledì, Nov 11

Amazon, l’Europa accusa di uso “illegale” dei dati dei venditori



Da Wired.it :

La commissaria Vestager apre una fascicolo sul colosso dell’ecommerce per l’uso che fa dei dati delle aziende che vendono online, usati per acquisire un vantaggio competitivo

(Photo by Diarmuid Greene /Web Summit via Getty Images)

La Commissione europea apre un fascicolo su Amazon. Ad annunciarlo è Margrethe Vestager, che ha la delega alla concorrenza ed è nota per i suoi tentativi di fare da contrappeso allo strapotere delle grandi piattaforme digitale. Il colosso dell’ecommerce è finito nel mirino di Bruxelles per l’uso che fa dei dati dei rivenditori. La tesi dell’Antitrust europea è che la multinazionale li adoperi a proprio vantaggio, per competere contro i terzi che sfruttano la vetrina online, dando priorità ai propri prodotti.

Sotto la lente c’è la doppia da natura di Amazon. Da un lato piattaforma che offre a terzi uno spazio dove vendere online i propri prodotti, e dall’altro venditore a sua volta. Secondo la Commissione, che indaga sulla creatura di Jeff Bezos da due anni almeno, il gruppo utilizzerebbe le informazioni che raccoglie sui propri merchant per essere più competitivo agli occhi del cliente. Un vantaggio che gli uffici della Vestager considerano indebito e a cui vogliono porre rimedio, nell’ambito di un processo per riequilibrare il mercato tra grandi operatori e piccole e medie imprese.

La commissaria danese, nota come cane da guardia del mercato comunitario dai giganti tecnologici e responsabile della partita al digitale, ha annunciato l’intervento in una conferenza stampa, dopo che il Financial Times ne ha dato anticipazione nella mattinata. A luglio scorso la Commissione ha aperto un fascicolo sui dati sensibili, ha ricordato la Vestager, dopo un’indagine sul 2015. E la conclusione è che abbia fatto un uso illegale di questi dati in Germania e Francia, ha spiegato la commissaria. Vestager ha precisato che a preoccupare Bruxelles non sono tanto le dimensioni o il business di Amazon, quanto l’uso che fa dei dati. Tra le informazioni prese in considerazione ci sono le qualità del prodotto, le rimanenze a magazzino e le garanzie offerte sugli acquisti.

Una seconda indagine riguarda la logistica di Amazon, il sistema della buy box e Prime. Amazon fa sapere: “Non siamo d’accordo con le affermazioni preliminari della Commissione europea e continueremo a impegnarci per assicurare un’accurata comprensione dei fatti. Amazon rappresenta meno dell’1% del mercato al dettaglio globale e ci sono rivenditori più grandi in tutti i paesi in cui operiamo. Nessuna azienda più di Amazon si occupa delle piccole imprese o ha fatto di più per supportarle negli ultimi due decenni. Ci sono più di 150.000 aziende europee che vendono attraverso i nostri stores, le quali generano decine di miliardi di euro di ricavi ogni anno e hanno creato centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

[Articolo in aggiornamento]

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[Fonte Wired.it]