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giovedì, Feb 02

AMD consegna meno CPU e GPU rispetto a quanto potrebbe fare per mantenere i prezzi alti

da Hardware Upgrade :

Le trimestrali di Intel e AMD, seppur diverse tra loro, hanno qualcosa in comune: evidenziano la frenata del mercato PC dopo anni di corsa a ritmi fuori scala. Insomma, a dispetto di quanto credesse qualche manager, il mercato post-pandemia non ha mantenuto i livelli pandemici, ritracciando su valori più simili a quelli precedenti.

Chi doveva acquistare un PC l’ha fatto, mentre l’inflazione e il prezzo dell’energia schizzati alle stelle nell’ultimo anno hanno giustamente portato le famiglie a chiudere i cordoni della borsa, focalizzando la spesa sui beni di prima necessità. Così sul mercato si è ammassato un enorme inventario di componenti e PC che devono essere smaltiti, ma senza che i player del mercato ci perdano troppo.

Al tempo stesso le società del settore, però, non possono smettere di portare novità. È un po’ un cane che si morte la coda, con in mezzo la necessità di far quadrare i conti. Cosa sta facendo AMD a riguardo? Stando alle parole del CEO Lisa Su, nella conference call con gli analisti e investitori post risultati finanziari, la strategia è quella di spedire meno chip sul mercato per bilanciare domanda e offerta. Un modo edulcorato per dire che sta mantenendo, volutamente, i prezzi più alti di quanto potrebbe in un mercato più sano e bilanciato.

Negli ultimi due trimestri abbiamo spedito meno“, ha affermato il CEO (via PC Gamer). “Abbiamo spedito meno nel terzo trimestre, nel quarto trimestre e, in misura minore, spediremo meno nel primo trimestre“. Quindi prendendo ad esempio le care e vecchie GPU, i prezzi altissimi della nuova generazione (RTX 4000 e RX 7000) sono figli anche di questo gioco, necessario da una parte per liberare gli inventari delle proposte più vecchie (RTX 3000 e RX 6000) e al tempo stesso salvaguardare i margini di guadagno.

D’altronde la scarsità di un bene crea i presupposti per venderlo a prezzi più alti, mentre l’aumentare della disponibilità fa sì che s’inneschi concorrenza e competizione, trainando i listini verso il basso. “Continuiamo a monitorare ogni giorno il sell-through “, disse la direttrice finanziaria Colette Kress di NVIDIA agli investitori a novembre. “Quindi abbiamo spedito meno. Abbiamo spedito meno soluzioni gaming in questo momento in modo da poter correggere l’inventario che è nel canale”. Queste scelte, che dal punto di vista di una società sono più che comprensibili, ma che certamente non possono piacere a chi compra, sono quindi trasversali.

Il margine lordo è una parametro fondamentale per le società, racconta quanto un’azienda è capace di realizzare margini di guadagno. È una voce del bilancio che viene tenuta in grande considerazione dal mercato azionario e che nelle società di semiconduttori, dove gli investimenti in ricerca e sviluppo ma anche in nuovi processi produttivi sono ingenti, è ancora più importante.

Bilanciando la quantità di CPU e GPU sul mercato, AMD è riuscita a raggiungere un margine lordo GAAP del 48%, mentre Intel si è fermata al 39,1% e prevede per il Q1 2023 un calo al 34,1% (il che spiega i vari tagli raccontati nelle ultime settimane, ultimo dei quali quello agli stipendi).

In conclusione, se negli ultimi mesi l’ultima scheda video che volevate acquistare non era facilmente rintracciabile e le poche volte che lo era aveva un prezzo fuori scala, ora sapete che il tutto è figlio della situazione contingente creata dall’inventario da smaltire e dalla scelta di spedire meno di quanto possibile per mantenerne i prezzi alti e salvaguardare i margini.

La situazione dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, mutare nel corso dell’anno man mano che le scorte diminuiscono per lasciare spazio ai nuovi prodotti. Appare quindi una mosca bianca la scelta di Intel di tagliare il prezzo della Arc A750 Limited Edition da 289 a 249 dollari, ma qui subentrano altre dinamiche, come la necessità della società di ampliare la sua base di utenti in un settore in cui ha messo piede da poco e deve rincorrere.

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