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venerdì, Mag 14

AMD e Globalfoundries sempre più distanti, un nuovo accordo cancella un’esclusiva



da Hardware Upgrade :

Anche se AMD produce principalmente presso la taiwanese TSMC, spesso si dimentica del rapporto ancora in essere con Globalfoundries. In una nota inviata alla SEC, AMD ha rivelato di aver rivisto i dettagli dell’intesa con il suo ex ramo produttivo: il rapporto andrà avanti fino alla fine del 2024, sei mesi in più di quanto stabilito inizialmente, con vari obiettivi di ordini fissati per ogni singolo anno.

La vera novità però è il venir meno di ogni forma di impegno esclusivo nei confronti di GlobalFoundries: AMD potrà rivolgersi a qualsiasi produttore e usare il processo produttivo che più desidera. Se la cosa non vi è subito chiara, riavvolgiamo il nastro per spiegarla meglio.

L’ultima revisione degli accordi era datata gennaio 2019 e fissava gli obiettivi di acquisto dei wafer di chip per il triennio fino al 2021, lasciando i tre anni successivi a future contrattazioni. Pochi mesi prima, infatti, Globalfoundries aveva annunciato che non avrebbe più messo a punto il processo produttivo a 7 nanometri, tirandosi fuori dalla lotta con TSMC e Samsung sui processi più avanzati per concentrarsi su altri settori che richiedono tecnologie “mature”, come i 22 o i 28 nanometri.

La separazione tra AMD e GlobalFoundries iniziò in quel momento, con la possibilità per l’azienda guidata da Lisa Su di avvalersi di altri partner per produrre a 7 nanometri (e meno), lasciando a GlobalFoundries l’esclusività nella realizzazione con processi superiori, come i 14 e i 12 nanometri. Le ultime due generazioni di CPU AMD, come i Ryzen 3000 e 5000, hanno infatti chiplet prodotti a 7 nanometri da TSMC e un I/O die realizzato a 12 nanometri da Globalfoundries.

L’ultimo emendamento dell’accordo permette potenzialmente ad AMD di far produrre l’I/O die delle future CPU EPYC e Ryzen a 12 nanometri a TSMC – anche se è più probabile che l’azienda si avvalga dei 7 nanometri, o magari si rivolga a Samsung e ai suoi 8 nanometri.

L’apporto di Globalfoundries rimane utile per determinati settori, in cui AMD ha chip e piattaforme che non solo produce ancora, ma che deve supportare a lungo. Lo stesso però potrebbe valere anche per i chipset delle piattaforme: l’X570 è realizzato con i 14 nanometri di GlobalFoundries, e potenzialmente un futuro X670 potrebbe passare ai 12 nanometri.

AMD si aspetta di acquistare da Globalfoundries wafer di chip nel periodo 2022-2024 per un valore di circa 1,6 miliardi di dollari. La produzione avverrà nella Fab 8 di Malta, nello stato di New York.

Al progettista statunitense è richiesto di pagare i wafer che usi o meno la capacità produttiva richiesta da questa intesa (pagando una parte della differenza nel caso di mancato impiego), e allo stesso tempo GlobalFoundries deve allocare una capacità produttiva minima per soddisfare il fabbisogno del partner. È stato stabilito anche un nuovo prezzo per i wafer finiti, ma non è stato rivelato nella documentazione fornita alla SEC. GlobalFoundries riceverà inoltre il pagamento anticipato per alcuni ordini del biennio 2022 – 2023.

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