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mercoledì, Mag 24

Anatomy of a Fall è uno dei migliori film in concorso a Cannes | Wired Italia



Da Wired.it :

Anatomy of a Fall, ha spiegato la regista Justine Triet, parte da un “what if”: “Che cosa succederebbe se la vita privata di una persona diventasse un incubo pubblico, vissuto da tutti?”.Da quella domanda, Triet ha sviluppato una storia divisa in due. Nella prima, la più breve, vediamo Sandra, una scrittrice famosa, nella casa di montagna dove vive con il compagno Samuel, insegnate e aspirante scrittore lui stesso, e il loro figlio di 11 anni, Daniel.

Sandra sta rilasciando un’intervista a una giovane studentessa, ma il volume altissimo dello stereo al piano di sopra, dove Samuel è impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione le costringe a interrompere.Poco dopo, Daniel, che era andato a fare una passeggiata con il cane, trova il cadavere del padre riverso nella neve davanti a casa.Si è trattato di un incidente? L’uomo è caduto involontariamente dalla finestra? Oppure si tratta di un suicidio? O ancora: potrebbe essere stato ucciso?

Le indagini cominciano immediatamente e assistiamo ai primi interrogatori, alle perizie della polizia scientifica. Ma, presto, con un balzo temporale di un anno, ritroviamo Sandra in aula, accusata di omicidio volontario.Secondo la teoria del pubblico ministero, lei lo avrebbe colpito alla testa, quindi scaraventato giù dal balcone. Per la difesa, invece, Samuel, che era in cura per uno stato depressivo, si sarebbe suicidato.

Le perizie tecniche, infatti, hanno escluso l’ipotesi che possa essersi trattato di un incidente. La battaglia legale fa sì che durante il processo – al quale Daniel assiste e durante il quale viene ascoltato come testimone – tutta la vita della coppia venga sezionata. Si discute del loro rapporto fin dagli inizi, dei conflitti legati a possibili gelosie professionali, dei problemi economici, della bisessualità di lei, dei tradimenti, sempre da parte di Sandra, nei confronti del partner, della sua gelosia. E, anche della crisi di coppia seguita all’incidente in cui il Daniel ha perso la vista.

Justine Triet, che ha scritto il film con in mente l’attrice protagonista Sandra Hüller, dice che con Anatomy of a Fall voleva raccontare la sconfitta di una coppia: “Sono partita dall’idea di un corpo che cade, anche nei suoi dettagli tecnici, per mettere al centro del film il crollo di una coppia. E mi interessava anche il ruolo del bambino, costretto a perdere la propria innocenza e a mettere in dubbio la fiducia totale che fino a quel momento aveva avuto nella madre. Siccome non ci sono prove sicure della sua innocenza o colpevolezza, tocca a lui decidere se la mamma è innocente o colpevole”.

Interessante la struttura “a togliere” del film. L’intera relazione fra Sandra e Samuel, viene discussa a posteriori, durante il processo.

Non esistono flashback in cui il pubblico ha modo di vedere il loro incontro, l’innamoramento, la nascita del figlio. L’unica scena in cui li rivediamo insieme è quella della lite avvenuta il giorno prima della morte di lui: uno scambio di accuse reciproche che Samuel aveva registrato all’insaputa di Sandra, forse nel tentativo di trovare ispirazione per un libro.

E il verdetto (che non sveliamo) non basterà comunque a chiarire come davvero sono andate le cose.



[Fonte Wired.it]