da Hardware Upgrade :
Recentemente abbiamo scritto della vicenda che vede al centro SpaceX Starlink e la guerra in Ucraina, dove la connettività satellitare è stata fondamentale per l’esercito ucraino per organizzarsi e cercare di controbattere a quello russo. La società di Elon Musk avrebbe chiesto al Pentagono di pagare il supporto fornito ma il Dipartimento della Difesa statunitense non sembrerebbe intenzionato a finanziare completamente l’operazione cercando alternative, anche se lo stesso Musk ha già dichiarato di voler continuare a fornire la connettività, anche rimettendoci.
1. Efforts have been underway for more than a month to get Starlink terminals to Iran. One group of activists–who want to stay anonymous to protect their networks–asked me to share this video. They’ve already sent dozens of terminals to Iran and intend to scale up. pic.twitter.com/bvdjeWhhoi
— Karim Sadjadpour (@ksadjadpour) October 21, 2022
Ma la connettività satellitare grazie alle megacostellazioni potrebbe essere importante anche in un altro scenario, in Iran. A parlarne è stato l’analista iraniano-statunitense Karim Sadjadpour che avrebbe ricevuto alcuni messaggi e video da parte di un gruppo di attivisti. Questo permetterebbe di superare la censura di regime e consentirebbe di proseguire le proteste che si sono scatenate nelle ultime settimane a seguito di alcune uccisioni (in particolare di donne).
SpaceX Starlink e l’aiuto alle proteste in Iran
In una discussione su Twitter Karim Sadjadpour ha scritto come un gruppo di attivisti che ha voluto rimanere anonimo ha dichiarato di aver inviato una serie di terminali per la connettività satellitare alla costellazione di SpaceX. Attualmente non è chiaro quante siano le unità inviate ma nel tweet si parla di “alcune dozzine” che però dovrebbero aumentare nel corso delle settimane. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare a migliaia di terminali entro i prossimi sei mesi.
Sadjadpour ha poi aggiunto che “questi sforzi sono ancora in fase iniziale, ma hanno prove che i terminali stanno funzionando e affermano [ndr. gli attivisti] che stanno prendendo precauzioni aggiuntive per ridurre i rischi per gli utenti. Sono stati anche rilasciati video dei terminali Starlink utilizzati all’interno del paese”. Lo stesso analista ha anche sottolineato che non si tratterebbe di operazioni volute dagli Stati Uniti o da altre nazioni. Elon Musk invece avrebbe scritto che “Starlink è ora attivato in Iran. Richiede l’uso di terminali all’interno del Paese, che sospetto che il governo non sosterrà, ma se qualcuno riesce a portare terminali in Iran, funzioneranno”. C’è quindi una differenza sostanziale con quanto avvenuto in Ucraina anche per via di una situazione politica molto diversa.
Portare SpaceX Starlink in Iran per sostenere le proteste è solo uno degli strumenti tecnologici che verranno impiegati e non saranno in sostituzione di altre soluzioni come le VPN ma una possibilità ulteriore. Sadjadpour ha anche scritto che “portare i terminali Starlink in Iran non è privo di rischi, ma la richiesta popolare iraniana di un accesso illimitato a Internet è enorme. iPhone, antenne paraboliche e alcol sono tutti vietati – gli ultimi due sono reati penali – ma sono tutti onnipresenti all’interno dell’Iran. Dove c’è volontà…”.
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