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martedì, Ott 08

Anche in Italia ora ci sono i programmi tv 8k


Chili in collaborazione con Samsung lancia il primo servizio di streaming 8K, iniziando con un catalogo di documentari

8K streaming samsung-chili

Nonostante i numeri dei televisori 8K in circolazione siano ancora piuttosto contenuti, IHS Markit stima appena 430mila unità nel 2019 su un totale di 226 milioni di pezzi, la filiera si sta muovendo per accelerare l’adozione di questo nuovo standard.

Lo dimostra il servizio attivo dal prossimo 10 ottobre lanciato da Chili in collaborazione con Samsung. La piattaforma on demand di cinema e serie tv consentirà infatti di accedere a contenuti 8K in streaming sui televisori dell’azienda coreana. Il test in anteprima mondiale a cui abbiamo assistito, dimostra che è possibile fruire al meglio dei 33 milioni di pixel messi a disposizione da uno schermo 8K in modo fluido, immediato e rimanendo comodamente seduti sul divano.

Nella show room milanese di Samsung abbiamo avuto accesso al primo catalogo di contenuti in 8K disponibili, meno di una decina di titoli al momento, ma l’obiettivo è incrementare il numero rapidamente. Tra i contenuti a disposizione ci sono i documentari prodotti da Magnitudo Film e dedicati a grandi artisti italiani come Bernini, Canova, Leonardo e Palladio.

La visione di questi filmati permette di enfatizzare al massimo la ricchezza di dettagli offerti dai pannelli 8K, dettagli che difficilmente sarebbero visibili con tale nitidezza se si osservassero le opere di questi artisti dal vivo. Non solo, ma paradossalmente questi elementi si possono vedere al meglio usando solo un televisore 8K perché i documentari di Magnitudo, trasmessi al cinema, non hanno potuto andare oltre la risoluzione 4K, il massimo disponibile nelle sale italiane.

Per accedere a questi contenuti da casa basta attivare l’applicazione Chili già preinstallata sui televisori di Samsung ed effettuare il noleggio, senza obbligo di abbonamento, al contenuto desiderato. I costi dei contenuti 8K partono da 3,99 euro. Un requisito tecnico però non è affatto banale, per vedere al massimo della risoluzione questi filmati è necessario disporre di una velocità di banda di almeno 30 mbps in download. In mancanza di una banda così robusta o in caso di cali di prestazione i filmanti saranno comunque accessibili in streaming ma la risoluzione verrà abbassata dinamicamente dal sistema.

L’iniziativa siglata con Chili è un primo concreto passo per consentire agli utenti dei televisori premium 8K di fruire di contenuti nativi con questa risoluzione. Ovviamente i TV di Samsung dispongono di un sofisticato sistema di upscaling, una tecnologia proprietaria che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i contenuti partendo da qualsiasi sorgente video. La resa è buona specialmente se l’upscaling viene eseguito da contenuti 4K, ma nulla di paragonabile a un filmato girato direttamente in 8K.

Su questo fronte la risposta delle major cinematografiche è piuttosto cauta e in previsione non ci sono titoli attesi fatta eccezione per qualche sporadica produzione indipendente. Proprio gli outsider però potrebbero trovare spazio sulla piattaforma internazionale di Chili, grazie anche alla recente norma Franceschini che obbliga i distributori a mettere in catalogo una quota di contenuti di questo tipo. I cineasti indipendenti possono infatti inviare una richiesta direttamente online, sottoponendo a Chili la propria opera.

Non c’è dubbio tuttavia che l’acquisto oggi di un televisore 8K potrebbe essere prematuro, ma da una parte Samsung e altri player non possono rinunciare a cavalcare questa innovazione, soprattutto l’azienda di Seoul da sempre pioniera di questo mercato. Dall’altra c’è un’utenza attenta alle novità che non vuole rinunciare ai privilegi degli “early adoper”. A maggior ragione ora che la soglia di ingresso al mondo 8K si sta abbassando grazie anche all’introduzione da parte di Samsung di un modello da 55 pollici.

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