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martedì, Ago 18

Anche Oracle scende in campo per acquistare TikTok



Da Wired.it :

Dopo Microsoft, Twitter e Netflix, anche la società informatica Oracle ha avviato delle trattative per rilevare le attività di TikTok negli Stati Uniti

(Photo by Narinder Nanu/Afp via Getty Images)

Si allunga la lista delle aziende tecnologiche pronte a rilevare le operazioni della piattaforma di video brevi TikTok negli Stati Uniti. Ultima in ordine di tempo a manifestare il proprio interesse è la multinazionale informatica statunitense Oracle, che secondo quanto riportato dal Financial Times avrebbe avviato contatti preliminari con i cinesi di ByteDance per trattare l’operazione.

Oracle è così l’ultima compagnia a stelle e strisce che decide di mettersi di traverso alla corsa di Microsoft verso il controllo della sempre più popolare piattaforma di condivisione video. Dopo l’ordine esecutivo emesso dal presidente Donald Trump a inizio agosto, che in un primo momento costringeva la controllante ByteDance a vendere tutte le attività della sua app negli Stati Uniti entro 45 giorni, termine ora esteso a tre mesi, la corsa a mettere le mani sulle operazioni di TikTok ha visto subito schierarsi il gruppo di Redmond in prima fila, seguito da Twitter e da Netflix qualche giorno più tardi.

Ora anche Oracle, con il supporto delle società di investimento General Atlantic e Sequoia Capital, che già possiedono una partecipazione nel colosso di Pechino, ha avviato discussioni per rilevare le attività di TikTok oltreoceano e in Canada, Nuova Zelanda e Australia. E a ingolosire Oracle è certamente la base di utenti americani che l’app è arrivata a registrare negli ultimi tempi, con oltre 100 milioni di utenti attivi ogni mese sugli oltre 800 milioni globali.

Dal canto suo, però, la scorsa settimana Microsoft ha fatto sapere di essere interessata a rilevare le attività della piattaforma social cinese in tutti i paesi fuori dalla Cina e non solo negli Stati Uniti. In particolare, la compagnia sarebbe interessata alle attività di TikTok in Europa, dove il social ha recentemente annunciato di voler costruire un nuovo data center in Irlanda per gestire il flusso dati degli oltre 17 milioni di utenti mensili in tutto il continente, e in India, paese in cui nel 2019 aveva sfiorato la cifra di 120 milioni di utenti attivi ogni mese secondo Economic Times e dove a giugno era stata bandita dal governo insieme ad altre 58 app cinesi.

Al momento, però, ByteDance non sarebbe interessata a trattare la vendita delle operazioni di TikTok su altri mercati rispetto a quello americano e a quelli di Canada, Nuova Zelanda e Australia, riporta ancora il Financial Times. Il giro di vite dell’amministrazione Trump nei confronti della piattaforma, seguito anche dalle recenti dichiarazioni a proposito di altre società cinesi che potrebbero essere bloccate negli Stati Uniti, sta quindi accelerando la corsa delle società americane per mettere le mani sulle attività del social network nel paese e garantirsi così una notevole base di nuovi utenti.

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[Fonte Wired.it]