Il nuovo dispositivo potrebbe montare uno zoom da 10 x e una particolare apertura “a papiro” srotolabile

Sony Xperia 1

Anche Sony è al lavoro su uno smartphone pieghevole? L’indiscrezione è trapelata nelle scorse ore citando le soluzioni che il colosso nipponico adotterebbe per il suo primo esemplare con struttura espandibile, il cui hardware offrirebbe molto di Sony Xperia 1 (nella foto qua sopra. Rispetto agli altri modelli già presentati punterebbe in modo particolare sulla fotocamera principale dalle grandi performance. Riuscirà ad avere più fortuna?

Già, perché a parte il primissimo (e piuttosto primitivo) smartphone pieghevole della storia, ossia Royale FlexPai che ha debuttato lo scorso ottobre, gli unici altri due dispositivi con display flessibile che sono stati presentati hanno subito degli slittamenti rispetto all’uscita originariamente pianificata.

Da un lato quel Samsung Galaxy Fold martoriato da gravi problemi durante i test in anteprima, ma che finalmente sarebbe pronto a uscire. Dall’altro Huawei con Mate X che di problemi non ne ha avuti, ma che saggiamente ha deciso di prendersi qualche settimana in più per uscire sui mercati nel migliore dei modi. Il quarto potrebbe essere proprio Sony.

Secondo le prime voci riprese da un noto tipster di Twitter, lo schermo sarebbe prodotto da Lg Display e sarebbe naturalmente un oled, incorporerebbe una batteria da 3220 mAh e un processore Snapdragon 855 con modulo 5g, anche se i primi prototipi sembrano montare solo a scopo di test Snapdragon 7250.

Il piatto forte del pieghevole Sony dovrebbe essere la fotocamera con uno zoom da 10x ottico andando a unire due dei trend del 2019 ossia proprio quello dei display flessibili e delle lenti in grado di avvicinarsi notevolmente al soggetto. Dovrebbe essere incastonata all’interno del frame superiore e composta da almeno tre occhi dei quali uno per il grandangolo e un altro per la cattura delle informazioni tridimensionali.

Come sarà il sistema di apertura? Si punta su una soluzione denominata nautilus ossia a papiro già vista in alcuni brevetti Samsung con le due estremità dei lati lunghi che si possono srotolare verso l’esterno. Intrigante, ma potrebbe andare a raccogliere pericolosi minuscoli detriti e microscopici elementi a ogni apertura e chiusura che potrebbero letteralmente disintegrare il dispositivo (vedasi l’esempio di Galaxy Fold).

Di sicuro si saprà qualcosa di più in autunno: molto di questo segmento dipenderà da come debutteranno i pieghevoli di Samsung e Huawei e che impatto avranno sul grande pubblico.

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