Come Twitter e Facebook, la piattaforma video non cancellerà più i contenuti politici anche se violano le regole del portale
YouTube segue a ruota le decisioni prese prima da Twitter e poi da Facebook, di non ostracizzare i politici dalla piattaforma anche se i contenuti da loro postati violano le linee guide del portale. Ad annunciarlo durante l’Atlantic Festival è stata l’amministratore delegato Susan Wojcicki: “Quando un politico sta fornendo informazioni importanti per i suoi elettori o per altri leader globali, riteniamo che il contenuto debba rimanere online perché pensiamo che vederlo sia importante per il pubblico”.
La linea d’azione è la stessa degli altri due social network: mostrare sempre il contenuto dei discorsi politici, qualunque esso sia, anche se viola le politiche della piattaforma.
Un portavoce di YouTube ha chiarito a Politico che i politici non saranno trattati in modo diverso rispetto agli altri utenti e dovranno pertanto attenersi alle linee guida della propria community. La società però concederà delle esenzioni ad alcuni discorsi politici, se sarà considerato importante documentarli.
Bisognerà capire i criteri con cui YouTube valuterà il contenuto. La decisione arriva il giorno dopo che Facebook ha intrapreso lo stesso sentiero, decidendo di non effettuare più il fact-checking sui post pubblicati dai politici.
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