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Anthropic ha vinto una battaglia legale fondamentale per il futuro dell’AI

da | Giu 25, 2025 | Tecnologia


Questo perché anche se per il training dei suoi modelli ha utilizzato copie acquistate dei libri, l’azienda ha comunque raccolto e conservato un enorme catalogo di materiale ottenuto illegalmente. “Anthropic ha scaricato più di sette milioni di copie pirata di libri, non ha pagato nulla e ha conservato queste copie pirata nella sua libreria anche dopo aver deciso di non usarle per addestrare la sua AI […]. Gli autori sostengono che Anthropic avrebbe dovuto pagare queste copie pirata: questa sentenza è d’accordo“, ha scritto Alsup.

Ci sarà un processo sulle copie pirata utilizzate per creare la libreria centrale di Anthropic e sui danni derivanti“, conclude l’ordinanza.

La portavoce di Anthropic Jennifer Martinez ha dichiarato a Wired US che l’azienda è soddisfatta della sentenza, che giudica “coerente con la finalità del diritto d’autore di consentire la creatività e promuovere il progresso scientifico”. Gli avvocati che rappresentano gli autori hanno invece rifiutato di commentare.

La causa, Bartz contro Anthropic, è stata intentata meno di un anno fa; Anthropic ha chiesto un giudizio abbreviato sulla questione del fair use a febbraio. Rispetto alla media dei giudici federali statunitensi, Alsup ha molta più esperienza in materia di fair use, ha presieduto il processo iniziale nel caso Google v. Oracle, che è diventato emblematico rispetto al rapporto tra tecnologia e diritto d’autore ed è finito davanti alla Corte Suprema.

La sentenza del giudice Alsup dovrebbe essere un modello per gli altri tribunali che stanno valutando se l’addestramento dell’intelligenza artificiale fatto sulla base di materiale protetto dal diritto d’autore rappresenti un caso di fair use – afferma Adam Eisgrau, responsabile di AI, creatività e politica del diritto d’autore presso il gruppo commerciale tecnologico Chamber of progress –. [Alsup] ha ritenuto che fosse chiaramente trasformativo e ha affermato che lo scopo del diritto d’autore è quello di promuovere la concorrenza e la creatività, non di proteggere i flussi di entrate in regime di monopolio“.

Allo stesso tempo però nella sua sentenza di lunedì, Alsup ha anche sottolineato con chiarezza che il ricorso alla pirateria non è accettabile da un punto di vista giuridico. “Le copie pirata scaricate e utilizzate per costruire una libreria centrale non sono giustificate dal fair use”, ha scritto il giudice.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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