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giovedì, Gen 23

Antitrust, bloccati tre siti di e-commerce


Il bollettino Antitrust pubblicato in queste ore notifica tre simili provvedimenti cautelari nei confronti di tre siti di vendita online: sharazon.it, smart-shopping.it e gemshop.it. In tutti i casi ad essere contestata è la cosiddetta modalità “buy and share“, già da tempo nel mirino dell’Authority e già alla base di altri provvedimenti del tutto similari.

Spiega nello specifico l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato:

L’offerta commerciale proposta dai professionisti non consiste nella vendita di prodotti immediatamente disponibili ad un prezzo scontato, ma nel mero ingresso in un “gruppo di acquisto”, in cui la condizione indispensabile per l’ottenimento del bene alle promesse condizioni di favore è l’adesione di altri consumatori. In tal senso, l’importo versato dai consumatori costituisce una “prenotazione” che consente l’inserimento in una lista gestita e organizzata dai professionisti nella quale gli aderenti alle offerte vengono progressivamente inseriti al fine di “compensare” la prenotazione dei precedenti consumatori e consentirgli di ottenere il bene prescelto al prezzo scontato

Gruppi d’acquisto non dichiarati, insomma, e spacciati per normali siti di vendita online con il valore aggiunto di una speciale scontistica disponibile: per raggiungere lo scopo, però, chi organizza questi schemi deve giocoforza operare in sacrificio dei diritti degli acquirenti, con i quali scattano così dinamiche deleterie che l’AGCM intende stroncare a tutela dell’intera categoria dell’e-commerce. “Inoltre“, aggiunge ancora la comunicazione AGCM, “è emerso che i consumatori che hanno effettuato prenotazioni nei tre diversi siti, non solo – solitamente – non hanno ricevuto il bene prenotato al prezzo scontato, ma risultano essere stati ostacolati nell’esercizio dei diritti contrattuali ed in particolare nella possibilità di esercitare il recesso e nell’ottenere il rimborso integrale delle somme versate“.

L’Authority comunica inoltre di aver adottato un provvedimento ulteriore nei confronti del gruppo a capo del sito teknoacquisti.com: “Alla società – cui è stata contestata la mancata consegna di prodotti acquistati (e pagati) online – è stato ordinato di sospendere ogni attività diretta alla vendita di prodotti non disponibili o che non siano comunque pronti per la consegna”.



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