Apple si affida all’intelligenza artificiale di Google per potenziare Siri
Secondo un report di Bloomberg, Apple sta per stipulare un accordo con Google per utilizzare l’intelligenza artificiale di Gemini, il chatbot di Big G, per potenziare le nuove funzionalità IA di Siri, il suo assistente digitale. La Mela pagherà circa 1 miliardo di dollari all’anno per accedere ad una versione personalizzata del chatbot.
Lo stesso media riportava a giugno discussioni separate di Apple con OpenAI e Anthropic, per valutare la possibilità di integrare in maniera più profonda nei sistemi operativi di iPhone, iPad e Mac, i chatbot ChatGpt o Claude. Tuttavia, dopo aver testato Gemini, Apple ha deciso di puntare su Google.
Il progetto di adattamento di Siri con un modello di terze parti è guidato dal creatore del visore Vision Pro, Mike Rockwell, e dal responsabile dell’ingegneria del software di Apple, Craig Federighi. Il nuovo assistente vocale, che dovrebbe essere lanciato con l’aggiornamento ad iOS 26.4, ha il nome in codice ‘Linwood’.
Attualmente, Apple si affida a ChatGpt per rispondere ad alcune domande fatte dagli utenti a Siri. Tuttavia, in base all’accordo con Google, il modello Gemini gestirà le funzioni di riepilogo e pianificazione di Siri, ovvero i componenti che aiutano l’assistente vocale a sintetizzare le informazioni e a decidere come eseguire attività complesse.
Alcune funzionalità continueranno a utilizzare i modelli interni di Apple, garantendo che i dati degli utenti rimangano isolati dall’infrastruttura di Google. Questo accordo rappresenta un passo importante per Apple nel suo percorso di innovazione e miglioramento dei suoi servizi di intelligenza artificiale.
FP



