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giovedì, Ott 17

Apple card, per averla devi essere un “buon pagatore”


Per evitare rischi legati a clienti insolventi, Goldman Sachs e Apple hanno deciso di concedere la Apple Card solo ai correntisti considerati come “buoni pagatori”

Immagine tratta dal video di presentazione di Apple Card fatta da Tim Cook
Immagine tratta dal video di presentazione di Apple Card fatta da Tim Cook

Che la Apple Card non fosse proprio per tutti era stato chiaro fin dal suo lancio l’agosto scorso avvenuto in due tempi, prima con adesioni su invito e soltanto poi con l’apertura a una base più ampia di richieste. Ora il colosso di Cupertino, insieme alla banca Goldman Sachs, principale partner finanziario di Apple in questo progetto, ha deciso di imporre anche qualche standard in più, e ha stabilito che la Carta sarà concessa soltanto ai cosiddetti “buoni pagatori”.

Del resto, il gigante finanziario si espone molto in questa collaborazione, anche se le soddisfazioni non mancano. Lo stesso amministratore delegato del gruppo bancario, David Solomon, ha dichiarato a Cnbc che Apple Card rappresenta in assoluto il più grande lancio di sempre per una carta di credito. Ciò però significa anche dover tentare di ridurre al minimo i possibili rischi connessi alla sua diffusione e puntare soprattutto su correntisti solvibili.

Inoltre, Goldman Sachs ha investito ad oggi oltre 300 milioni di dollari in questa partnership con Apple, garantendo, tramite i suoi tecnici e i suoi specialisti, una infrastruttura solida per sostenere la piattaforma di pagamenti connessa alla carta e ai suoi utenti. “Da agosto abbiamo notato con grande soddisfazione un’elevata domanda da parte dei consumatori. Da un punto di vista operativo e di prospettiva del rischio, siamo riusciti a gestire senza problemi l’afflusso di richieste e a garantire i nostri requisiti per a sottoscrizione”, prosegue Solomon.

Al momento Apple Card è disponibile soltanto negli Stati Uniti, senza costi di apertura e con un tasso di interesse sul saldo in caso di mancato pagamento che oscilla tra il 12,99% e il 23,99% a seconda della tipologia di cliente, in linea con la media delle altre carte di credito. Anche se Apple inizialmente aveva previsto un solo tasso di interesse uguale per tutti, su questo punto Goldman Sachs è stata inflessibile, proprio per tutelarsi da eventuali rischi di insolvenza.

La carta in titanio della Mela, poi, può anche contare su un colosso dei servizi finanziari come MasterCard per quanto riguarda il circuito dei pagamenti e delle transazioni, ed è collegata al sistema Apple Pay.

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