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giovedì, Nov 21

Apple dice che ci rimette quando vi ripara il telefono


Apple andrebbe a spendere più di quanto chiede agli utenti per aggiustare Mac e iPhone. Lo ha dichiarato il dirigente Kyle Andeer al Congresso americano

iphone rotto
(Foto: Pixabay)

C’é un’esternazione pronunciata da Kyle Andeer, vice presidente corporate law (diritto societario) di Apple, che ha fatto parecchio clamore quando è apparso di fronte ai membri del Congresso americano. Il dirigente stava rispondendo alle numerose e per nulla morbide domande in merito all’assistenza ai clienti quando ha dichiarato che Apple ha speso più di quanto ha ricavato dalle riparazioni dei propri prodotti dal 2009 a oggi.

Le richieste di chiarimenti sempre più incalzanti si erano inizialmente concentrate sull’accusa piuttosto diffusa che Apple sembri privilegiare il proprio network di assistenza, mettendo il bastone tra le ruote ai centri indipendenti e più economici. La risposta di Andeer si è concentrata sul concetto che è Apple che fa un favore ai clienti, dato che spende più di quel che chiede per gli interventi su smartphone, computer e accessori vari.

Inutile specificare che online si sia scatenato subito lo sfottò. D’altra parte parliamo di una società che chiede fino a 1000 euro per uno schermo rotto di un Macbook e 350 per quello di un iPhone. Non sarà quanto la somma allucinante per riparare il display di Huawei Mate X (che però è un pezzo davvero unico), ma Apple non ha rivali in quanto a conto salato in caso di riparazione fuori garanzia.

La realtà dei fatti, però, richiede un ragionamento più ampio. Andeer ha messo nel grande computo della spesa totale da parte di Apple tutto ciò che riguarda l’assistenza dunque anche gli interventi gratuiti in garanzia (teoricamente uno dei motivi per molti di spendere di più per Apple) così come le coperture assicurative di Apple Care ormai attivate da una buona fetta di acquirenti terrorizzati da futuri danni a carico.

In questo senso il calcolo potrebbe anche essere coerente seppure forzato e di certo non risponde alla domanda originale sul costo di molto superiore alle parti terze per interventi di routine come uno schermo rotto oppure sostituzioni a componenti basici.

La motivazione che alcune riparazioni siano molto delicate e possano mettere in pericolo l’integrità del dispositivo se non effettuate in modo corretto e secondo i dettami è poco solida. Soprattutto perché la riparabilità del dispositivo e la conseguente eco-sostenibilità sono parametri sempre più imprescindibili di questi tempi. Responsi interessanti dovrebbero arrivare a breve,  visto che anche i piccoli riparatori possono fare richiesta di accessori ufficiali scegliendo il prezzo da chiedere al cliente.

 

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