Apple e Google hanno recentemente preso la decisione di bloccare il download di almeno due app per smartphone che avevano lo scopo di consentire agli utenti di segnalare la posizione degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) degli Stati Uniti. Questa mossa segue a ruota la richiesta dell’amministrazione Trump, che aveva chiesto esplicitamente la rimozione di IceBlock, un’applicazione molto popolare tra gli utenti di iPhone.
Secondo quanto riportato dall’Associated Press online, Apple ha motivato la rimozione di IceBlock e altre app simili sostenendo che queste violano le politiche del gruppo. Il punto specifico di contendere è che queste app forniscono informazioni sulla posizione degli agenti delle forze dell’ordine che potrebbero essere utilizzate per danneggiarli, sia individualmente che in gruppo. Anche Google ha adottato la stessa linea di condotta, procedendo alla rimozione di un’applicazione chiamata Red Dot dal suo Play Store, in quanto ritenuta simile a IceBlock.
L’app IceBlock aveva raggiunto un significativo traguardo, con oltre 1 milione di download totali dal suo lancio lo scorso aprile. Joshua Aaron, lo sviluppatore dell’app, ha espresso la sua opposizione alla decisione di Apple e Google. In una nota ripresa dall’AP, Aaron sostiene che registrare le attività dell’Ice sul territorio statunitense rappresenta un diritto garantito dal Primo Emendamento e che si opporrà alla decisione di rimuovere l’app.
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