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mercoledì, Lug 22

Apple e vendita su Amazon: perché l’Antitrust indaga



Da Wired.it :

I rivenditori che hanno sottoscritto il programma di Apple sono stati esclusi. Per l’Antitrust c’è il rischio di una limitazione della concorrenza

(Photo by Budrul Chukrut/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Apple e Amazon finiscono nel mirino dell’Antitrust italiana, che ha avviato un’istruttoria sulle due società per valutare se sussistono comportamenti anticoncorrenziali sulla vendita di prodotti a marchio della Mela e dell’azienda Beats, acquistata dal colosso di Cupertino nel 2014. Il procedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) è volto ad accertare se Apple e Amazon abbiano messo in atto un’intesa commerciale per limitare la vendita di questi prodotti di elettronica da parte di rivenditori non aderenti al programma dei distributori autorizzati Apple, che sarebbero così stati penalizzati.

Da quanto scrive l’Authority, facendo seguito a un accordo preso tra Apple e Amazon nel 2018, il colosso dell’ecommerce a partire dal 2019 ha rimosso dal suo marketplace italiano i rivenditori di prodotti Apple e Beats che non avevano sottoscritto il programma ufficiale della Mela. L’esclusione era stata segnalata all’Antitrust l’anno scorso proprio da uno di questi rivenditori non autorizzati, che fino a quel momento aveva potuto vendere i prodotti di elettronica delle due aziende sulla piattaforma senza problemi.

Secondo l’Agcm, l’accordo tra Apple e Amazon e la decisione presa da quest’ultima potrebbero rappresentare un comportamento volto a ridurre la concorrenza nella vendita online in violazione delle norme europee, dato che anche i rivenditori che non hanno sottoscritto il programma dei rivenditori autorizzati Apple “hanno acquistato comunque legittimamente i prodotti dai grossisti per rivenderli poi al dettaglio”. Una simile condotta, poi, penalizzerebbe soprattutto piccole e medie imprese che utilizzano il marketplace di Amazon come principale canale di vendita.

Inoltre, in questo modo le due società avrebbero anche ridotto il numero dei rivenditori dei prodotti in questione attivi sulla piattaforma, e questa scelta “potrebbe far calare gli incentivi a competere efficacemente sui prezzi dei prodotti Apple e Beats, con evidenti effetti negativi per i consumatori e per le imprese”, si legge ancora nella nota dell’Authority, che ricorda anche che proprio Amazon e Apple rappresentano i due principali soggetti per valore di vendite online nel comparto elettronica e media in Italia.

Nella giornata di martedì 21 luglio si sono svolte le ispezioni dei funzionari di Agcm nelle sedi italiane dei due gruppi, e da parte sua la piattaforma ecommerce ha fatto sapere che “sta offrendo la massima collaborazione” all’Autorità.

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[Fonte Wired.it]