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Da Wired.it :

Continua il braccio di ferro tra Unione europea e Apple sulle agevolazioni fiscali concesse dall’Irlanda alla compagnia di Cupertino. Una diatriba che va avanti da quasi dieci anni e riguarda ben 13 miliardi di euro di tasse. A cambiare le carte in tavola rispetto all’ultima sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, secondo cui Apple non avrebbe dovuto versare nulla, è arrivato il parere contrario dell’avvocato generale Giovanni Pitruzzella, che ha suggerito alla Corte di giustizia di annullare la decisione precedente.

La causa in corso è tra le battaglie più agguerrite nello scontro tra Commissione europea e big tech e risale al 2016. All’epoca, l’esecutivo dell’Unione europea aveva accusato Apple di aver parcheggiato in Irlanda i ricavi ottenuti tra il 2003 e il 2014 in Europa, Africa, Medio Oriente e India, beneficiando di agevolazioni fiscali tali da ridurre le sue tasse fino allo 0,005%, come riporta France24. Un comportamento ritenuto come “aiuto di stato illegale incompatibile con il mercato interno” e a cui è seguita un’ingiunzione verso Dublino per procedere al recupero del totale evaso.

Tuttavia, a seguito del ricorso presentato dall’Irlanda e da Apple, nel 2020 una sentenza della Corte generale ha annullato la decisione della Commissione, sostenendo che non fosse stata in grado di dimostrare l’esistenza di questi vantaggi fiscali e bloccando il pagamento dei 13 miliardi. Così, la Commissione si è rivolta alla Corte di giustizia per chiedere l’annullamento della sentenza e, oggi, l’avvocato generale della Corte ha dato ragione alla Commissione.

Secondo Pitruzzella, infatti, la Corte generale avrebbe commesso una serie di errori di diritto nell’indicare come inadeguate le prove della Commissione contro Apple, tali da rendere la sentenza non valida. In più, la Corte non avrebbe nemmeno valutato in modo corretto la sussistenza e le conseguenze di alcuni errori metodologici che, secondo la Commissione, erano andati a viziare le agevolazioni fiscali date ad Apple. Nonostante si tratti di una svolta storica nel caso tra Apple e la Commissione, le conclusioni dell’avvocato generale non sono vincolanti per la Corte di giustizia che dovrà emettere il suo verdetto definitivo nei prossimi mesi.



[Fonte Wired.it]