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venerdì, Ago 28

Apple mette i bastoni tra le ruote alla pubblicità personalizzata



Da Wired.it :

Giro di vite sul tracciamento dell’attività degli utenti: con il prossimo aggiornamento al sistema operativo iOS 14, gli sviluppatori delle app dovranno chiedere un permesso esplicito

Apple Store
(Foto: Pixabay)

Giro di vite sul tracciamento dell’attività degli utenti Apple per la pubblicità online: con il prossimo aggiornamento al sistema operativo iOS 14, gli sviluppatori delle app dovranno chiedere un permesso esplicito per poter seguire l’attività del dispositivo. Dall’altra parte, ogni utilizzatore potrà decidere di non rivelare i dati della sua navigazione, utilizzati dai produttori di app per vendere spazi pubblicitari personalizzati, in base alle ricerche effettuate e alle pagine visitate.

La novità riguarda gli aggiornamenti per iOS 14, iPadOS 14 e tvOS 14 e avverrà nelle prossime settimane. Alla base c’è il codice Idfa (Id for advertisers) assegnato casualmente da Apple a ogni dispositivo. Monitorando l’attività di questo Id per inserzionisti, applicazioni diverse possono esibire pubblicità simili e su misura, quindi di maggior valore per chi vuole raggiungere un determinato target.

Per avere l’accesso al codice Idfa, ogni app installata su iOS 14 prima di aprirsi dovrà mostrare un messaggio esplicito tramite un App tracking transparency framework, per chiedere il “permesso di tracciarti fra app e siti di proprietà di altre compagnie. I tuoi dati saranno utilizzati per fornirti pubblicità personalizzate”. Un potente strumento in mano a centinaia di milioni di utenti per proteggere la propria privacy, ricevendo in cambio inserzioni casuali.

Di fronte a questa eventualità Facebook ha già annunciato di non voler più raccogliere l’Idfa sui device con iOS 14, mantenendolo sui precedenti. “Ci attendiamo meno effetto sul nostro business pubblicitario e ci impegniamo a supportare inserzionisti ed editori attraverso questi aggiornamenti”, ha dichiarato Menlo Park. Già giugno Facebook aveva quantificato il valore della pubblicità personalizzata per un eccitante ecosistema delle app, osservando un 50% in meno negli introiti degli editori di app, nel caso di una gestione diversa. La mossa di Apple potrebbe aprire nuovi scenari sulla pubblicità online, dal momento che Google, Facebook e Amazon, gestiscono gran parte delle inserzioni grazie alla mole di dati che raccolgono con grande precisione sulle attività degli utenti.

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[Fonte Wired.it]