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martedì, Giu 16

Apple, perché l’Antitrust europea ha aperto due indagini



Da Wired.it :

L’Ue investiga su termini e condizioni di utilizzo di Apple Pay e sulle regole per gli sviluppatori che distribuiscono i loro prodotti su Apple Store

(Photo by Budrul Chukrut/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Il colosso tecnologico Apple finisce nel mirino dell’Antitrust europea per due indagini parallele riguardo alla piattaforma per i pagamenti digitali Apple Pay e al suo App Store. Da una parte l’Authority vuole accertarsi che i termini e le condizioni di utilizzo del sistema di pagamenti sviluppato dalla società americana non violino le norme sulla concorrenza all’interno dell’Unione, e dall’altra parte che gli accordi con gli sviluppatori per la distribuzione della applicazioni sullo Store del colosso siano in linea con quanto prevedono le normativa comunitarie.

In particolare, per quanto riguarda l’indagine relativa alla piattaforma Apple Pay, Bruxelles vuole vederci chiaro sui termini e le condizioni imposte da Cupertino per l’integrazione del suo servizio di pagamento per acquistare beni e servizi su app e siti web commerciali tramite dispositivi iOs/iPadOs e sulle possibili limitazioni di accesso alla tecnologia “tap and go” per i pagamenti in negozio direttamente tramite lo smartphone.

Secondo quanto si legge nella nota con cui l’autorità annuncia l’apertura dell’indagine, le scelte di Apple potrebbero anche frenare lo sviluppo e l’utilizzo di alternative nell’ambito dei pagamenti digitali, poiché sui dispositivi del colosso informatico la tecnologia Near Field Communication (Nfc) per i pagamenti via smartphone in negozio sarebbe riservata solo al sistema Apple Pay. “È importante che le misure imposte da Apple non neghino ai consumatori i benefici di nuove tecnologie di pagamento, incluso scelte migliori, e una qualità, un’innovazione e prezzi competitivi”, ha dichiarato Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza.

Per quanto riguarda invece l’indagine relativa all’App Store, l’Antitrust si concentrerà nello specifico sulle regole che stabiliscono l’obbligo degli acquisti tramite il sistema in-app della stessa Apple e sulle restrizioni che impediscono agli sviluppatori di app di informare gli utenti su possibilità di acquisto alternative rispetto allo Store della Mela. Anche in questo caso, l’Antitrust teme che il comportamento di Apple possa vincolare gli utenti nelle loro scelte e possa costituire un comportamento anticoncorrenziale.

Quest’altra indagine, inoltre, fa anche seguito alla denuncia presentata l’anno scorso dalla piattaforma di streaming musicale Spotify, che accusa la Mela di avvantaggiarsi dal suo doppio ruolo di gestore dell’App Store e di proprietario del servizio di streaming musicale Apple Music. In generale, Spotify accusava Apple di far pagare una sovrattassa del 30% agli sviluppatori che decidono di distribuire le proprie app attraverso lo Store del colosso, costringendole così a scaricare il costo aggiuntivo sul prezzo finale del loro prodotto.

Al momento l’Authority non ha precisato la durata delle indagini, facendo sapere che questa dipenderà da diversi fattori, inclusi la complessità del caso e la volontà di collaborare da parte della stessa Apple. Da parte sua, la società ha fatto sapere di essere delusa da queste nuove indagini da parte dell’autorità europea.

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[Fonte Wired.it]