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venerdì, Lug 26

Apple punta il 5G di Intel: ma sui prodotti farà qualcosa di nuovo?


Tim Cook sta guidando l’azienda in un processo di integrazione, che premia dal punto di vista dei conti, ma risente di innovazioni rivoluzionarie

Apple Store
(Foto: Pixabay)

La Apple di Tim Cook sarebbe in trattative avanzate con Intel per comprare la divisione modem per cellulari di quest’ultima. Le fonti, secondo il Wall Street Journal, sono sicure e l’accordo potrebbe valere un miliardo di dollari. Apple comprerebbe brevetti e ricercatori e la firma potrebbe arrivare entro la prossima settimana.

La mossa risolverebbe un grattacapo molto costoso per Apple: la dipendenza da Qualcomm che in questo momento è il maggior produttore di chip per telefonini e detiene tutti o quasi i principali brevetti. Apple ha già litigato abbondantemente con Qualcomm e raggiunto un accordo per lei molto costoso (anche se il totale non è stato divulgato) e sicuramente non amato internamente.

Se da un punto di vista di business l’acquisto della divisione mobile di Intel avrebbe senso (e farebbe probabilmente parte di un pacchetto più ampio che comprende anche l’abbandono graduale ai chip Intel per i Mac) c’è però un altro problema. È l’idea che questa strategia prettamente industriale possa in realtà essere miope e non aiutare Apple.

L’azienda sta vivendo un momento di passaggio: il mercato dei cellulari sta cambiando (le vendite di iPhone calano) e mancano all’orizzonte nuove categorie di prodotti. Non a caso a Cupertino si punta sempre di più sui servizi. Ma, tra un iPhone, un iPad, un MacBook e un Mac fisso, qualcosa bisognerà pur fare. Senza Jony Ive, ex responsabile del design, poi bisognerà reinventare uno stile dei prodotti della casa di Cupertino.

Il merito storico di Tim Cook è stato anche (oltre al rispetto dei valori e della privacy degli utenti, che non è poca cosa) quello di aver costruito una macchina per stampare soldi: la “sua” Apple è sempre più integrata ed efficiente. A scapito però dei prodotti rivoluzionari e dell’innovazione che Steve Jobs riusciva a portare.

La decisione (che riguarderà il 5G ma anche machine learning e intellingenza artificiale) di andare verso tecnologie che servono a creare una azienda sempre più integrata verticalmente è sicuramente positiva, necessaria ma non sufficiente. C’è da fare di più: per esempio lanciare il the next big thing. Che per adesso a Cupertino (come da altre parti nel settore, per essere onesti) non si vede. Insomma, integrare ed efficientare va bene, ma servono nuovi, grandi prodotti. Dove sono?

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