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mercoledì, Mar 22

Apple Watch e cinturini attivi con sensori: un brevetto potrebbe far cambiare watchfaces in automatico

da Hardware Upgrade :

Apple si vista riconoscere una richiesta di brevetto da parte
dell’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti d’America che descrive un sistema
ed una serie di modalit tramite le quali in futuro Apple Watch potrebbe
compiere determinate attivit, in maniera automatica, a seconda dei
cinturini che gli vengono collegati.

Il sistema si basa, nella concezione della Mela, sulla tecnologia Near
Field Communication
(pi nota con l’acronimo di NFC e che oggi
largamente utilizzata nel campo dei pagamenti contactless ma anche in
ambiti quali il controllo degli accessi o l’abbinamento di dispositivi
senza cavi): prevede quindi la presenza di chip all’interno dei cinturini
cos che possano comunicare con l’orologio senza la necessit di
connettori fisici.

All’interno del brevetto viene descritto un esempio abbastanza
“sbarazzino”, come ad esempio il cambiamento automatico della
watchface e dei colori del tema in accordo con i colori e lo stile del
cinturino
, ma si fa cenno anche alla possibilit di utilizzare
cinturini provvisti di sensore
che comunicherebbero i dati rilevati
all’orologio tramite la connessione NFC. L’idea di rendere i cinturini
parte attiva e funzionale di Apple Watch non nuova, ma la prima volta
che viene esplorata la possibilit di utilizzare una connessione senza
cavi.




Come sempre la presenza di un brevetto non indica necessariamente la
concretizzazione della tecnologia descritta in un prodotto reale. Si pu
per osservare che all’interno dell’ecosistema Apple esiste gi qualcosa
del genere: alcuni dispositivi come le cuffie AirPods Max o alcuni
modelli di Beats
, o ancora gli altoparlanti Homepod mini vengono
mostrati, al momento dell’abbinamento con un iPhone, del loro colore
reale.

I malpensanti, di cui facciamo parte anche noi, avranno gi immaginato un
possibile risvolto “oscuro”, che in realt viene esplicitato dalla stessa
Apple all’interno del brevetto. Il sistema potrebbe essere usato per stabilire
se si sta utilizzando un cinturino ufficiale Apple o un cinturino di
terze parti
: “[…] dopo aver stabilito che non si tratta di un
cinturino autorizzato, pu essere fornito un avviso e/o una o pi funzioni
del dispositivo potrebbero essere disabilitate o modificate in altro
modo”.

Anche in questo caso non necessariamente detto che un meccanismo simile
possa trovare concretizzazione, ma conoscendo l’atteggiamento
tendenzialmente “protezionista” di Apple non stupisce nemmeno trovare nel
brevetto una precisazione in tal senso.

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