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martedì, Feb 28

Arc A750 Limited Edition recensione: finalmente Intel nel settore delle GPU dedicate

da Hardware Upgrade :

Dopo anni di duopolio, in realt un quasi monopolio visto lo strapotere di NVIDIA, il mercato delle schede video dedicate ha visto l’arrivo lo scorso anno di un terzo incomodo, Intel. La casa di Santa Clara ha deciso di fare il salto dalle sole GPU integrate a quelle dedicate con l’obiettivo primario di rompere le uova nel paniere a NVIDIA e AMD nel settore dell’intelligenza artificiale, dove le due possono offrire al settore una piattaforma hardware completa e ottimizzata.

A Intel mancava la GPU dedicata, ed per questo motivo che si impegnata dal 2017 nel creare un team che progettasse ci che le serviva, capitanato dall’ex AMD Raja Koduri. Un investimento di tale portata (si parla di diversi miliardi di dollari) deve per essere economicamente sostenibile sul lungo periodo ed per questo che era necessario accompagnare la GPU per l’AI con una serie di soluzioni rivolte al gaming in grado di creare economie di scala, un business pi strutturato e volumi di vendita pi elevati.

Cos nata l’architettura Xe HPG (High Performance Gaming) e la prima generazioneAlchemist, sfociata nelle schede video della famiglia “Arc A“. Dopo molti mesi, Intel ci ha finalmente concesso di provare una scheda video Arc, la Arc A750 Limited Edition con 8 GB di memoria GDDR6, un gradino sotto la migliore soluzione della serie, la Arc A770 disponibile sia con 8 GB che con 16 GB di VRAM.

Cuore della Arc A750 LE, ovvero del design di riferimento di Intel, la GPU ACM-G10 prodotta da TSMC a 6 nanometri. In un’area di 406 mm2 troviamo 21,7 miliardi di transistor e 28 Xe-core per un totale di 3584 shader. Non ci sono per solo queste unit dentro il chip, come le soluzioni concorrenti troviamo delle unit ray tracing e altre pensate per la gestione di carichi di AI (come XeSS, DLSS, ecc.). NVIDIA li chiama Tensor core, AMD invece AI Accelerator, mentre Intel li definisce Matrix core. La Arc A750 LE prevede 28 unit RT, una per Xe core, insieme a 448 Matrix core (Xe Matrix Engine, anche detti XMX). La GPU figura, inoltre, pieno supporto alla codifica e decodifica di formati AV1, H.264 e H.265 (HEVC), nonch VP9.

Per quanto riguarda la frequenza di lavoro, la specifica ci dice che la GPU funziona a una frequenza media di 2050 MHz, ma pu spingersi ben oltre come vedrete in seguito. Passando alla memoria, abbiamo 8 GB di GDDR6 a 16 Gbps su bus a 256 bit per una bandwidth a 512 GB/s. Secondo Intel, la scheda offre una potenza di calcolo con operazioni FP32 pari a 14,7 TFLOPs. Il TBP della Arc A750 pari a 225W.

La scheda si presenta in dimensioni di 268 x 110 x 38 mm con un peso di 1,06 chilogrammi, misure che permettono di inserirla nella stragrande maggioranza dei case. Il dissipatore la copre interamente e presenta due ventole da 85 millimetri di diametro per il raffreddamento. Non ci sono luci RGB di alcun tipo, ma il logo ARC laterale si illumina di bianco. L’alimentazione affidata a due classici connettori PEG, uno a 8 pin e uno a 6 pin, quindi al contrario delle ultime GPU NVIDIA non sono necessari adattatori.

Il raffreddamento di GPU e VRAM affidato a una grande camera di vapore. Quattro heatpipe distribuiscono il calore catturato nell’heatsink. Sette fasi di tensione si occupano di alimentare la GPU, mentre un’altra si occupa della memoria.

Tutte le GPU Intel Arc, e il modello Arc A750 LE non fa eccezione, presentano nella parte posteriore tre DisplayPort 2.0 UHBR 10 e una HDMI 2.0b. Non c’ una HDMI 2.1, ma possibile tramutare una porta DisplayPort in HDMI 2.1 mediante un adattatore, anche se non avrete accesso alla bandwidth massima di 48 Gbps di una vera HDMI 2.1.

Due parole sull’architettura Xe HPG

Xe HPG il concentrato di Xe LP, Xe HP e Xe HPC: dalla prima ha preso l’efficienza grafica, dalla seconda la scalabilit e dalla terza l’efficienza nel calcolo.

Il blocco fondante di Xe HPG non l’Execution Unit (EU) a cui siamo abituati da tempo con le GPU integrate, bens loXe-core, un’unit tutta nuova con blocchi aritmetici, cache e unit di load e store, ossia tutto il necessario per gestire i carichi tradizionali e anche quelli di IA. Si parla di 16 Vector Engine e altrettanti Xe Matrix Engine chiamati XMX, deputati proprio a compiti di IA come XeSS, la tecnologia di upscaling “made in Intel“.

All’interno di quello che Intel chiama “Render Slice” troviamo quattro Xe-core con XMX, ma anche il necessario per renderizzare la grafica in tempo reale, ossia le funzioni fisse come Geometry Pipeline, Rasterization Pipeline, Samplers e Pixel Backends, tutto ottimizzato per sfruttare le API DirectX 12 Ultimate di Microsoft, ma anche Vulkan.

Nel Render Slice vi sono quattro unit che si occupano della gestione dei calcoli relativi al ray tracing (ray trasversal, bounding box intersection, triangle intersection). Nella Arc A770 di punta ci sono 8 di questi Render slice (per un massimo di 32 Xe-core), affiancati da un’ampia cache L2, mentre nel caso della Arc A750 ce ne sono 7 e quindi gli Xe-core scendono a 28.

Prima di passare ai test, ricordiamo che Intel ha gi diffuso una roadmap nell’estate 2021 tracciando il percorso delle GPU Arc: Alchemist sar seguita da Xe2 HPG, nome in codice Battlemage e poi da Xe3 HPG “Celestial”. Nella roadmap compare anche Druid, ma in questo caso si parla genericamente di “Xe Next Architecture”, il che potrebbe implicare una revisione pi radicale del progetto. Non chiaro al momento se i piani della societ siano mutati, quindi per ora rimaniamo fedeli a questa evoluzione.

Configurazione di prova

Abbiamo svolto i test su una piattaforma basata sulla motherboard ASUS ROG Crosshair X670E Hero, 32 GB di memoria G.Skill Trident Z5 DDR5-6000 (30-38-38-38-96) e un processore AMD Ryzen 9 7950X con 16 core e 32 thread. Tutte le schede che vedrete nei grafici sono state provate con Resizable BAR attivo.

Per le GPU NVIDIA e AMD abbiamo usato gli ultimi driver disponibili al momento della prova,528.24 per le GeForce eAdrenalin Edition 23.1.2 / 22.11.2 per le Radeon. Per la soluzione Alchemist i driver usati sono stati i 31.0.101.3491 per quanto riguarda gli “Ultimi driver“, mentre per quanto concerne la release indicata come “Driver lancio” abbiamo usato i 31.0.101.3490.

Arc A750 Limited Edition: prestazioni in rasterizzazione

Abbiamo provato la Arc A750 LE con i driver del lancio e gli ultimi disponibili nel momento della prova per verificare i progressi compiuti dal team driver di Intel nel corso dei mesi. Abbiamo svolto la nostra classica suite di prova, salvo Borderlands 3 che con la GPU di Intel ci ha dato problemi, impedendoci di testarlo a risoluzioni superiori alla 1080p.

I giochi sono stati provati con le DirectX 12. Vediamo che la Arc A750 LE ha giochi in cui si comporta bene, altri in cui soffre di pi, ma in linea generale dopo i test con nove titoli diversi emerge un quasi pareggio con la RTX 3060 di NVIDIA. Per quanto riguarda le prestazioni tra le due release di driver, non vediamo grossi miglioramenti, se non per la sistemazione di un bug in 4K con F1 22.

Andando a riassumere quindi il comportamento della Arc A750 LE rispetto alla GeForce RTX 3060, la sintesi la seguente:

  • 1080p: -6%
  • 1440p: -1%
  • 2160p: +6%

Il miglioramento in termini prestazionali alle varie risoluzioni tra i due driver Intel del 3% in 1080p e 1440p, mentre la risoluzione di un bug con F1 2022 in 4K porta il passo avanti complessivo al 25%.E con le API pi vecchie o “alternative” cosa succede? Abbiamo svolto alcuni test con titoli DirectX 11, DirectX 9 e Vulkan usando una selezione di schede video tra quelle impiegate nei confronti precedenti.

I grafici ci dicono due cose: in DX11, DX9 e Vulkan tanto AMD quanto NVIDIA hanno un grande vantaggio su Intel. interessante notare, tuttavia, i progressi a volte decisamente palpabili tra i driver di lancio e quelli pi recenti usati per la prova. Ad esempio, il cambio dei driver in Doom Eternal in grado di restituire risultati decisamente maggiori con la Arc A750 LE.

Arc A750 Limited Edition: prestazioni in ray tracing e XeSS

La Arc A750 tecnicamente completa, oltre alle unit deputate alla rasterizzazione, dotata anche di unit dedicate al ray tracing e alle operazioni di intelligenza artificiale che nei giochi sono usate per l’upscaling dell’immagine a risoluzione maggiore. Intel chiama la sua tecnologia Xe Super Sampling, in breve XeSS, e usa il deep learning per sintetizzare le immagini con una qualit molto simile a quella nativa. Il lavoro di ricostruzione svolto da una rete neurale allenata per garantire alte prestazioni e un’elevata qualit.

XeSS funziona anche sulle GPU di altri produttori, scon un overhead leggermente maggiore rispetto alle GPU Intel a causa dell’uso dell’istruzione DP4a rispetto alle unit XMX. La tecnologia gi integrata in diversi titoli e nei grafici, ove possibile, l’abbiamo usata per migliorare le prestazioni della Arc A750 alle varie risoluzioni rispetto al rendering nativo.

Anche in questo caso il lavoro sul fronte dei driver deve proseguire, ma ci sono titoli in cui quanto fatto finora paga, come ad esempio Metro Exodus Enhanced Edition. Inoltre, i progressi rispetto ai driver di lancio sono davvero evidenti anche a fronte dell’attivazione del ray tracing.

Frequenze, consumi e temperature

La Arc A750 LE ha un problema fondamentale: il consumo in idle. Si parla di circa35W, legati al fatto che la memoria VRAM rimane fissa a 2 GHz, che giochiate o stiate navigando sul web.”Al momento non supportiamo la gestione dinamica della frequenza della memoria” la risposta ricevuta da Intel quando abbiamo chiesto delucidazioni. La GPU, invece, con il PC sul desktop fa sporadici salti tra 0 e 600-650 MHz, mentre come avevamo anticipato il clock sotto carico va oltre i 2050 MHz indicati toccando in questo caso 2400 MHz.

Il consumo della scheda in linea con il TGP e quindi superiore a quello della GeForce RTX 3060. Se a questo ci aggiungiamo il problema dell’idle a 35W laddove la 3060 sta a circa 13-15W, allora chiaro che la scheda necessita di un intervento a livello di progettazione (ovvero una revisione hardware) che, crediamo, non arriver: questo problema sar affrontato con le successive generazioni.

Il sistema di raffreddamento della Arc A750 LE fa un buon lavoro per mantenere temperature tutto sommato contenute, non certo preoccupanti (sempre che il vostro case, come buona regola, abbia un buon ricircolo dell’aria). Il punto che il sistema di raffreddamento, per nulla rumoroso, il pi delle volte in funzione: si attiva a circa 52 C della GPU e poi rimane in funzione passando dai 1700 RPM di picco a circa 400-500 RPM, senza per ritornare anche dopo diverso tempo a una temperatura tale da fermare le ventole.

Conclusioni

Work in progress” la sintesi di questo test sulla Arc A750 Limited Edition. Intel ha deciso di entrare nel mercato delle schede video, un compito non certo facile per nessuno e che necessita di molto tempo per essere affinato in ogni sua parte. Siamo solo al primo atto e non certo male quello che vediamo, anche se non possiamo nemmeno dire che tutto perfetto.

Forse inizialmente Intel si aspettava un cammino pi facile grazie all’esperienza nel mondo delle GPU integrate, ma realizzare delle GPU dedicate un’altra cosa e ottimizzare i driver per il mercato del gaming un lavoro non da poco. Ed proprio guardando a Intel (mica pizza e fichi) che, forse, dovremmo apprezzare un po’ tutti il lavoro svolto da AMD e NVIDIA in questi anni.

Dai nostri test emerge l’impegno che Intel sta mettendo in questa nuova avventura e siamo fiduciosi che questo percorso la render, generazione dopo generazione, sempre pi competitiva.

Purtroppo, la Arc A750 e l’intera gamma Alchemist sconta il ritardo con cui arrivata sul mercato e quindi Intel non pu far altro che giocarsela sul punto debole della concorrenza, il rapporto prezzo – prestazioni. La scheda stata recentemente ribassata negli Stati Uniti a 249 dollari, mentre la RTX 3060 costa almeno 100 dollari in pi. Formalmente la Arc A750 pu avere quindi un suo valore, specie giocando con titoli moderni DirectX 12, ma in tutta onest non ci sentiremmo di consigliarla a cuor leggero sia per il consumo in idle che per il lavoro che ancora deve essere fatto con le altre API, con cui ancora altalenante.

Intel ha ancora un bel po’ di lavoro da fare, ma ha tutte le carte in regola per migliorare e diventare un vero concorrente di NVIDIA. Oggi chi deve preoccuparsi di Intel pi che altro AMD, in quanto decisamente indietro per quota di mercato rispetto a NVIDIA.

[HWUVIDEO=”3352″]Test ARC A750, prova la scheda video gaming di Intel![/HWUVIDEO]

Siamo quindi curiosidi vedere come si evolver la famiglia Arc negli anni a venire, se riuscir a guadagnare terreno e soprattutto a colmare il divario prestazionale con le altre due realt, arrivando a offrire schede di fascia pi alta in futuro. A meno di grandi sorprese, si tratter per di un cammino lungo, perch la concorrenza non rimarr certo a guardare.

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