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sabato, Gen 02

Arriva “The Stand”, la serie apocalittica di Stephen King



Da Wired.it :

Su StarzPlay dal 3 gennaio parte la miniserie tratta dal romanzo del maestro dell’horror fantasy che, nel 1978, aveva immaginato l’umanità decimata da una super influenza

Whoopi Goldberg

Non poteva esserci momento migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista) per l’arrivo di The Stand. La serie, disponibile dal 3 gennaio su StarzPlay, sembra che sia stata concepita dopo l’arrivo della pandemia. Ma è solo una coincidenza. Intanto perché il romanzo di Stephen King, dalla quale è tratta, è uscito oltre 40 anni fa, nel 1978. In secondo luogo, perché la prima miniserie ispirata al racconto apocalittico di King risale al 1994. Allora è stata trasmessa sul canale Abc e, tra gli attori, c’erano Gary Sinise nel ruolo del protagonista Stu Redman, Rob Lowe e, soprattutto, una lista di apparizioni-cameo notevoli, da John Landis a Kathy Bates, oltre allo stesso Stephen King. Infine, la serie in streaming su StarzPlay è stata finita nel marzo del 2020, pochi giorni prima che i set chiudessero per l’arrivo della pandemia.

Ma veniamo alla storia. Una super influenza che non può non ricordare il Covid, ma con un tasso di mortalità superiore al 99 per cento (e sintomi parecchio repellenti a base di rilascio di muco marroncino e un abnorme gonfiore del collo), ha quasi sterminato l’intera popolazione mondiale. Per la gioia dei complottisti, il virus della storia è stato creato in laboratorio con l’idea di farne un’arma biologica ma è stato accidentalmente rilasciato all’esterno. Il paziente 1 o super spreader che darà il via al contagio è un agente della sicurezza, che fugge dal laboratorio e viaggia in auto con moglie e figlio dalla California al Texas, fino a schiantarsi in una stazione di servizio e infettare tutti quelli che accorrono in suo aiuto. 

Stephen King (lo ha raccontato lui stesso) con il romanzo The Stand si era ripromesso di scrivere una sorta di Il Signore degli anelli in versione contemporanea. E questo spiega la parte fantasy della storia, ovvero le due entità che, inizialmente, appaiono in sogno ai sopravvissuti. Madre Abagail (interpretata da Whoopi Goldberg), che invita il suo gruppo di superstiti a raggiungerla in una fattoria in Nebraska e l’oscuro Randall Flagg (l’attore Alexander Skarsgård) che raduna i suoi devoti a Las Vegas (che, per King, dovrebbe rappresentare un equivalente della Terra di Mordor). 

Alexander Skarsgård interpreta Randall Flagg

Va ricordato, a questo proposito, che The Stand rappresenta il debutto nella mitologia di King di Randall Flagg, riapparso in una decina di altri romanzi pubblicati successivamente sempre nella veste di incarnazione del male. Super influenza a parte, insomma, il vero nucleo centrale del romanzo e della serie tv è l’eterno conflitto tra le forze del bene e del male che agiscono attraverso i personaggi. 

I protagonisti

Vediamo, allora, quali sono quelli principali. Anche se si tratta di una storia corale, un protagonista c’è ed è Stu Redman, interpretato da James Marsden. Lo vediamo all’inizio della serie all’interno di una base militare super segreta dove è stato portato contro la sua volontà. In quanto sopravvissuto al contagio del paziente 1, è stato catturato per essere sottoposto a una serie di test medici nella speranza di  individuare che cosa lo renda immune alla pandemia.

A interpretare Frannie Goldsmith, altra figura chiave della storia, c’è Odessa Young, che, nella serie, appare per la prima volta insieme all’insopportabile ragazzino nerd Harold Lauder (Owen Teague) in una fase pre-pandemia e, poco dopo, con un balzo temporale che ci porta direttamente al dopo apocalisse, in salvo con il resto dei superstiti e in attesa di partorire il suo bambino.

James Marsden nella parte di Stu Redman

A questo proposito, tra i difetti della serie, va citata una confusione eccessiva dei vari piani temporali, come se gli sceneggiatori avessero un’aspettativa del livello di attenzione del pubblico un po’ troppo ottimistica. In realtà, soprattutto chi non ha letto il romanzo, rischia di perdersi facilmente e, potenzialmente, di arrendersi ai primi episodi. 

Un aspetto positivo, invece, è la scelta del cast. Per quanto riguarda gli interpreti principali: Jovan Adepo nella parte di Larry Underwood (lo troviamo nei primi episodi in una New York svuotata dalla pandemia) e Amber Heard che interpreta l’insegnante Nadine Cross. Ma tantissime sono anche le mini partecipazioni, nella tradizione dei ruoli cameo della precedente versione tv. Ecco qualche esempio: Hamish Linklater che interpreta il dottor Ellis, responsabile dei test su Stu Redman (purtroppo si infetta e non sopravvive oltre il primo episodio); J. K. Simmons, nella parte del generale Starkey (che appare in una sola scena, memorabile, del primo episodio); e Bryan Cranston, che dà la voce al presidente degli Stati Uniti. 

Altro plus ma solo per chi già conosce la storia sono le numerose varianti rispetto al romanzo e il finale a sorpresa. Stephen King lo ha riscritto appositamente per questa nuova versione tv. Anche se, a voler essere precisi, non è la prima volta che lo fa. Lo scrittore ha già aggiunto un post finale nella Uncut Edition pubblicata nel 1990 ma non era soddisfatto. Almeno non fino ad ora. 

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[Fonte Wired.it]