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da Hardware Upgrade :

Unity Technologies ha presentato Unity 6, ultima iterazione del suo motore di gioco che integra numerose novità rispetto alla versione attuale. Tra i vari aggiornamenti che dovrebbero semplificare il lavoro degli sviluppatori, ampio spazio è stato dato alle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa.


Durante la sua conferenza annuale, la società ha mostrato alcuni nuovi strumenti, come Unity Muse, che aiutano i creator a materializzare la propria idea. Non meno importante è l’introduzione di Unity Cloud, una piattaforma che consentirà di velocizzare la pipeline di lavoro e semplificare l’accesso al progetto anche da remoto.

Non solo novità dal punto di vista tecnologico: la manifestazione è stata anche un’occasione per riconciliarsi con gli sviluppatori. Si tratta della prima, infatti, senza John Riccitiello, il quale ha abbandonato la compagnia dopo il caos scatenato dalla “tassa sulle installazioni” che l’ex CEO aveva pensato di introdurre nel listino di Unity.

Per chi se lo fosse perso, in sintesi la direzione aveva pensato di imporre agli sviluppatori un pagamento su ogni installazione dei titoli basati su Unity al superamento di determinate soglie. Di conseguenza, se un utente avesse installato 100 volte il medesimo gioco – di cui avrebbe pagato una singola copia naturalmente – la software house sarebbe stata costretta a versare 100 commissioni.

La bizzarra idea è costata la posizione a Riccitiello e le redini sono passate a Marc Whitten su cui ricade l’arduo compito di riacquisire la fiducia degli sviluppatori, soprattutto quelli indipendenti. A tal proposito, il nuovo CEO ha chiarito che l’azienda si concentrerà su quelle che sono le esigenze dei creatori cercando di riappacificare le due parti. Tutto questo non prima di aver pubblicato una lettera di scuse indirizzata all’intera community di sviluppatori.

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