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martedì, Mag 04

Arrivano le stelle cadenti delle Eta Acquaridi (insieme a una superluna e a un’eclissi)



Da Wired.it :

Dal 5 al 6 maggio saranno maggiormente visibili le stelle cadenti delle Eta Acquaridi, originate dalla cometa di Halley. Mentre il 26 maggio arriva la superluna più grande dell’anno, insieme a un’eclissi totale

Eclissi di Luna
(foto: Philippe Huguen/Getty Images)

Le stelle cadenti Eta Acquaridi tornano a mostrarsi nei cieli primaverili, con un picco nelle ore che precedono l’alba del 6 maggio. Queste stelle cadenti derivano da uno degli sciami meteorici più intensi dell’anno, sono un residuo della cometa di Halley, come anche le Orionidi, stelle cadenti dell’autunno. Ma per chi non riuscirà a vederle, il cielo in questo periodo riserva altre sorprese. L’Unione astrofili italiani (Uai), infatti, ricorda che il 26 maggio sarà possibile osservare la terza superluna e anche la più vicina dell’anno. La superluna (termine non di origine scientifica) è una luna piena nel punto in cui la luna si trova alla minore distanza dalla Terra, al perigeo. Ma non è ancora tutto: alla coincidenza fra luna piena e perigeo si aggiunge nella stessa data del 26 un’eclissi totale di luna, anzi di superluna, che le regalerà un colore rossastro. L’eclissi è visibile però soltanto dall’altra parte del mondo, ma fortunatamente c’è uno streaming.

Le Eta Acquaridi dal 4 al 6 maggio

Rilevabili durante il mese di maggio, già dalla notte fra il 4 e il 5 maggio e dalle prime ore della mattina, le Eta Acquaridi si rendono più visibili, considerando che il picco di attività è nella mattina del 6 maggio. Se le Eta Acquaridi sono in generale più osservabili alle latitudini australi, quest’anno saremo particolarmente fortunati anche noi, come spiegano gli astrofili di Uai, vista l’assenza del disturbo della luna: “Il novilunio sarà l’11 maggio”, scrivono, “e quindi potremo osservarle, specie nella notte del 5-6 maggio, senza il disturbo della Luna proprio nelle ore che precedono l’alba e quando dovrebbero essere nel numero maggiore”. Nel nostro paese le regioni meridionali godono di un tempo di visibilità più lungo, mentre andando via via più a Nord questa finestra temporale diminuisce ed è più difficile vedere le Eta Acquaridi. Speriamo di essere fortunati.

La superluna del 26 maggio

Per chi non potrà o non riuscirà ad osservare le Eta Acquaridi, il cielo di maggio ha in serbo diverse altre sorprese, fra cui la terza superluna dell’anno. La luna potrà apparirci più grande proprio perché si troverà nel punto a noi più vicino. Inoltre, il perigeo del 26 maggio 2021 è leggermente più vicino di quello della scorsa superluna, del 26 aprile 2021, per cui la luna potrà sembrare ancora più ampia. Potremo riuscire a rilevare la differenza nella notte fra il 25 e il 26 maggio e in quella successiva, dalla sera del 26. Il perigeo, infatti, viene raggiunto alle 3,52 della mattina del 26, prima dell’alba, come illustra l’Uai, mentre la luna piena entra alle 13,41 del 26, orario in cui la luna non è visibile. Per questo occorrerà attendere la sera del 26 maggio per godere appieno dello spettacolo. La superluna del 26 maggio è tradizionalmente chiamata Superluna dei fiori, nome collegato alla primavera e assegnato dalle tribù di nativi americani e tramandato.

L’eclissi di superluna, sempre il 26

Sempre il 26 maggio, ci sarà anche un’eclissi totale di luna, in cui Sole, Terra e Luna si trovano allineati in quest’ordine. Una coincidenza fra un’eclissi totale e un evento di superluna si è verificata l’ultima volta il 21 gennaio 2019. L’eclissi è visibile nell’America del Nord, in una piccola parte a Sud-Ovest dell’America del Sud, in Australia e nell’Asia sudorientale. All’inizio l’oscuramento sarà parziale, quando la luna entra nella zona di penombra, alle nostre ore 11:45, come riporta la pagina EarthSky, mentre l’eclissi totale comincia alle nostre 13:11 e finisce alle 13:26, un quarto d’ora di spettacolo. Quanto più la luna si allinea con il centro del cono d’ombra terrestre e tanto maggiore è la durata dell’eclissi. In questo caso l’allineamento non è perfetto e il centro non viene attraversato, per cui l’eclissi totale durerà poco – al contrario di quella del 27 luglio 2018, la più lunga di questo secolo. Ma accontentiamoci, abbiamo già anche una superluna.

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[Fonte Wired.it]