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Artemis 3, secondo l’ex capo della Nasa il programma per riportare gli Stati Uniti sulla Luna “non può funzionare”

by | Dic 6, 2025 | Tecnologia


Il punto è che un’architettura che richiede un numero elevato di voli di rifornimento nell’orbita terrestre bassa – e nessuno sa davvero quanti sarebbero – si basa su una tecnologia che non è mai stata comprovata nello spazio. È molto improbabile che funzioni, anzi direi che non può funzionare”, ha affermato Griffin.

Durante l’audizione, alcuni deputati statunitensi hanno osservato che la Cina si sta dimostrando più efficace nel definire e seguire piani a lungo termine per l’esplorazione spaziale. La Nasa, al contrario, risente degli avvicendamenti alla Casa Bianca e al Congresso e dei loro effetti su programmi e obiettivi dell’agenzia.

Attenersi a un piano è importante quando il piano ha senso”, ha sottolineato Griffin. “La Cina sta seguendo un piano sensato. In realtà, ricorda molto quello che hanno fatto gli Stati Uniti con Apollo. È dimostrato che ha funzionato. Attenersi a un piano che non funzionerà per Artemis 3 e oltre non ha senso”.

Quella di Griffin è una visione radicale: “La missione Artemis 3 e quelle successive dovrebbero essere cancellate e dovremmo ricominciare da capo, procedendo con tutta la rapidità possibile”, ha aggiunto l’ex capo della Nasa, che ha poi fornito alla sottocommissione un link a un suo piano alternativo. La strategia ricorda da vicino l’architettura che Griffin aveva già proposto due decenni fa, ribattezzata “Apollo sotto steroidi”, che fu però giudicata insostenibile dal punto di vista finanziario per l’attuale budget dell’organizzazione.

Ritardi, sforamenti e poca responsabilità

Altri membri del panel organizzato dal Congresso hanno offerto invece consigli più generali. Clayton Swope, vicedirettore del Progetto per la sicurezza aerospaziale del Centro per gli studi strategici e internazionali, ha suggerito per esempio che la Nasa dovrebbe continuare a essere il motore del successo degli Stati Uniti nello spazio e nella scienza. Ha citato il programma Commercial lunar payload services, che ha stimolato la crescita dell’industria lunare, e spiegato che la spesa della Nasa per la ricerca di base è una risorsa fondamentale per l’innovazione degli Stati Uniti, oltre che un vantaggio chiave nella competizione con la Cina.

Per questo, le leggi di indirizzo della Nasa varate dal Congresso sono da considerare “l’origine di quell’ecosistema di innovazione, quel volano che alimenta realmente la sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti, in un modo che la Repubblica popolare cinese non è in grado di eguagliare”, ha affermato Swope. “Senza la scienza, non avremmo mai avuto qualcosa come il Progetto Manhattan”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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