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giovedì, Mar 09

Artemis I: le prime analisi sulla missione sono positive, si punta al volo con equipaggio nel 2024

da Hardware Upgrade :

Sul finire dello scorso anno in molti hanno seguito la missione, senza equipaggio umano, Artemis I diretta in orbita lunare con ritorno sulla Terra della capsula Orion. Come sappiamo questa missione serviva a provare i nuovi sistemi come il razzo NASA SLS (Space Launch System), la navicella e in generale i sistemi di terra e altro ancora. Il tutto dovrebbe permettere di raccogliere abbastanza dati da assicurare che la futura missione con equipaggio, prevista per novembre 2024, non incontri criticità (rischiando la vita di esseri umani).

Il lancio è avvenuto il 16 novembre 2022 sfruttando il potente (ma non riutilizzabile) razzo SLS mentre l’ammaraggio della capsula è avvenuto l’11 dicembre 2022. Durante questo periodo sono stati eseguiti una serie di test, risolti alcuni problemi e in generale, come scritto sopra, provato i vari sistemi e sottosistemi che assicurano la riuscita della missione. Ma l’ammaraggio non è la fine della missione. Ingegneri e tecnici da allora hanno iniziato a controllare la capsula e i dati raccolti per avere un riscontro effettivo di quanto accaduto e di possibili criticità. La buona notizia è che, in generale, non ne sono state segnalate di veramente gravi. Questo è quello che sappiamo.

Artemis I: le prime conclusioni delle analisi

Dopo l’ammaraggio nell’Oceano Pacifico, la capsula è stata portata via terra al Kennedy Space Center (in Florida). Poche ore dopo il rientro gli ingegneri avevano iniziato a raccogliere dati e informazioni utili anche se la parte più complessa del lavoro è stata poi svolta nelle settimane successive. La NASA ha pubblicato i primi riscontri di quanto rilevato non segnalando particolari problematiche.

Come scritto nell’articolo ufficiale “dal volo del 2022, gli ingegneri hanno ampiamente esaminato i dati per confermare le osservazioni iniziali sul successo della missione del razzo Space Launch System (SLS) della NASA e della navicella spaziale Orion nella sua missione di 1,4 milioni di miglia oltre la Luna”. Jim Free (amministratore associato) ha aggiunto che “la sicurezza dell’equipaggio in volo è la nostra massima priorità per Artemis II”.

L’agenzia spaziale statunitense (e in generale nessuna agenzia spaziale) vorrebbe ripetere quanto visto con Apollo 1. Ora gli standard di sicurezza sono ben più elevati rispetto a quegli anni pionieristici e la cautela (per quanto non si possa escludere un imprevisto in operazioni così complesse) è d’obbligo.

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La NASA ha dichiarato che SLS ha avuto prestazioni uguali o superiori a quelle attese con l’ICPS (il secondo stadio) che ha portato la capsula Orion della missione Artemis I correttamente in orbita lunare. Come sottolineato in precedenza, la torre di lancio mobile (Mobile Launcher) ha subito alcuni danni a causa della spinta superiore al previsto del razzo ma le riparazioni sono già in corso.

Per quanto riguarda invece la capsula Orion è in corso l’analisi di 155 GB di dati. L’agenzia aveva fissato 161 obiettivi, che sono stati raggiunti, compresi 20 obiettivi che sono stati aggiunti dopo il lancio a missione in corso. Interessante notare che il Modulo di Servizio Europeo ha prodotto il 20% di energia in più rispetto alle stime, consumando il 25% in meno.

Tra gli elementi più delicati ci sono i sistemi pirotecnici impiegati in diverse fasi. Trattandosi di esplosivi vengono tenuti in particolare considerazione. La NASA ha dichiarato che che sia il sistema FTS (Flight Termination System) che quelli dedicati all’apertura dei paracadute durante l’ammaraggio hanno funzionato correttamente. L’ammaraggio inoltre è avvenuto a circa 4 km dal punto stimato, quindi all’interno dei requisiti.

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Una nota che emersa dalle analisi riguarda il materiale ablativo (AVCOAT) dello scudo termico di Orion. Secondo i dati si è consumato in maniera diversa rispetto a quanto previsto. Gli ingegneri stanno cercando di capire cosa è accaduto e se questo possa rappresentare un problema, ma in linea generale non sembra esserci preoccupazione. Verranno anche analizzate le motivazioni che hanno portato alcuni sistemi elettrici sulla capsula a funzionare non correttamente quando la navicella era in orbita.

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