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mercoledì, Mar 15

Artemis III: presentata la nuova tuta spaziale che porterà l’uomo sulla Luna



Da Wired.it :

“Abbiamo considerato attentamente anni di lezioni apprese dalla Nasa e abbiamo utilizzato quell’esperienza per costruire una tuta per la Luna e per i nostri futuri clienti ha non a caso sottolineato Mark Greeley, responsabile del programma di attività extraveicolari di Axiom Space. 

Come dimostrato di fronte a una platea di bambini invitati a intervenire da John Shoffner, pilota di Ax2, cioè della seconda missione commerciale di Axiom sulla Stazione spaziale internazionale programmata nelle prossime settimane, e da Peggy Whitson, veterana della Nasa e futura comandante della missione, la tuta fornisce una notevole flessibilità. Axiom ha sottolineato che l’elasticità dello scafandro non ne compromette la resistenza: AxEmu fornirà “una maggiore protezione per resistere all’ambiente ostile e strumenti specializzati per soddisfare le esigenze di esplorazione ed espandere le opportunità scientifiche. Utilizzando tecnologie innovative e un design flessibile, le tute consentiranno più esplorazioni della superficie lunare che mai”.

Un fatto che ribadisce anche la sostanziale differenza fra il programma Apollo, che portò per una manciata di giorni 12 uomini sulla Luna, e Artemis, il cui scopo ultimo sarà la presenza continuativa dell’umanità sul nostro satellite naturale.

AxEMU nella sua interezza. La tuta, in realtà bianca, è coperta da uno strato scuro per non rivelarne il design proprietario (foto: Axiom Space)

Il prossimo futuro

Dopo il successo della missione inaugurale del programma, è previsto che la Nasa annunci l’equipaggio di Artemis II il 3 aprile. Anche in questo caso il viaggio non culminerà con l’allunaggio: al momento programmata entro la fine del 2024, Artemis II porterà i suoi occupanti attorno alla Luna e poi di nuovo a Terra, per concludere i test necessari allo sbarco. Traguardo che solo Artemis III tornerà a raggiungere, portando con sé la prima donna e il primo astronauta nero sulla superficie lunare.

Il calendario, tuttora confermato, indica come data della prossima camminata lunare il 2025, ma sono in molti gli scettici a paventare ritardi. Fra loro un nome di peso: Paul Martin, dell’Ufficio dell’Ispettore Generale della Nasa (l’Oig), in una riunione della sottocommissione spazio della Camera degli Stati Unit, pochi giorni fa, ha detto di ritenere probabile che l’allunaggio di Artemis III slitti al 2026. Un’eventualità corroborata dal recente posticipo di Artemis IV al 2028. 

Una cosa oggi rimane certa: quando il 21 luglio del 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin divennero i primi esseri umani a passeggiare sulla superficie di un altro mondo, avevano solo 21 strati di morbido tessuto a separarli dalla letale desolazione lunare. Le funzioni dei “layer” che costituivano la loro tuta spaziale, passata alla storia come Apollo/Skylab A7L, avrebbero potuto essere accorpate in uno o due strati più rigidi in fibra di vetro e alluminio. Ma il design proposto e in gran parte cucito a mano da un’azienda produttrice di reggiseni e cinture, la Playtex, ebbe la meglio sui progetti dei grandi appaltatori militari-industriali.

Con l’annuncio di AxEMU sembra che la storia possa ripetersi.



[Fonte Wired.it]